Corte Costituzionale, Quaranta presidente
redazione | Il 06, Giu 2011
Successore di De Servio, ha prevalso su Maddalena. In carica fino a gennaio 2013
Corte Costituzionale, Quaranta presidente
Successore di De Servio, ha prevalso su Maddalena. In carica fino a gennaio 2013
(ANSA) ROMA – E’ Alfonso Quaranta il nuovo presidente della Corte Costituzionale. Succede a Ugo De Siervo, il cui mandato e’ scaduto lo scorso 29 aprile. Ad eleggerlo sono stati, a scrutinio segreto, 13 giudici della Consulta (assente per motivi di salute Maria Rita Saulle, mentre il quindicesimo giudice non e’ stato ancora scelto dal Parlamento). Settantacinque anni, napoletano, Quaranta sara’ il 35/mo presidente della Corte e restera’ in carica fino al 27 gennaio del 2013. Alla Corte e’ arrivato nel 2004, eletto giudice costituzionale dal Consiglio di Stato. Nella corsa alla presidenza non e’ stata dunque rispettata l’anzianita’ di carica e Quaranta ha avuto la meglio sia su Paolo Maddalena (giudice proveniente dalla Corte dei Conti che lascera’ la Consulta il prossimo 30 luglio), sia su Alfio Finocchiaro (scelto dalla Cassazione e che andra’ via il prossimo 5 dicembre). Ritenuto piu’ gradito al centrodestra, gia’ lo scorso dicembre Quaranta aveva fatto traballare l’elezione di De Siervo per un solo voto di scarto. Nei giorni scorsi Maddalena, indicato come cattolico di area vicina al centrosinistra, ha fatto un passo indietro nella corsa alla presidenza inviando una lettera ai colleghi giudici con il dichiarato scopo di evitare ”imbarazzi” e di rasserenare il clima della Corte. Gia’ domani, sotto la presidenza Quaranta, la Corte dovra’ prendere un’importante decisione: se ammettere o meno il nuovo quesito referendario sul nucleare cosi’ come riformulato dalla Cassazione nei giorni scorsi. E ancora: il prossimo 6 luglio tocchera’ all’ammissibilità del conflitto tra Camera e magistratura di Milano sul ‘caso Ruby’ per il quale Berlusconi è imputato di prostituzione minorile e di concussione; il 5 ottobre sara’ invece la volta del conflitto sul caso Mediatrade sollevato da Palazzo Chigi contro i giudici di Milano che stanno processando il premier per frode fiscale. Il 20 settembre, infine, e’ atteso il verdetto della Corte sulla legittimita’ di diversi punti della legge sulla fecondazione assistita.
QUARANTA, PER ME CONSULTA NON PUO’ BLOCCARE REFERENDUM – ”Personalmente ritengo di no”. Cosi’ il neoeletto presidente della Corte costituzionale, Alfonso Quaranta, risponde ai giornalisti che gli chiedono se, in vista della decisione che la Consulta dovra’ prendere domani sull’ammissibilita’ del referendum sul nucleare, la corte abbia il potere di bloccare il quesito proposto dall’Idv. Quaranta puntualizza che si tratta di una sua valutazione personale, perche’, sottolinea, ”questa tematica sara’ sottoposta all’esame specifico della corte, che domattina ascoltera’ le parti, inclusa l’Avvocatura dello Stato per conto del governo, che hanno presentato memorie”.
CHI E’ QUARANTA, NUOVO PRESIDENTE – Settantacinque anni, napoletano, Alfonso Quaranta è stato scelto come giudice costituzionale dal Consiglio di Stato nel dicembre del 2003 e lascerà la Corte il 27 gennaio del 2013. Il neo eletto presidente della Consulta ha alle spalle una lunga carriera nella giustizia amministrativa e diversi incarichi di collaborazione governativa, specialmente negli esecutivi della Prima Repubblica (tra il 1970 e il 1993 è stato più volte capo dell’ufficio legislativo e capo di gabinetto dell’ex ministro dc Remo Gaspari). Dopo essersi laureto in giurisprudenza, all’Università di Napoli, nel 1958, ha vinto il concorso per procuratore dello Stato presso l’Avvocatura generale dello Stato, nel 1960, e poi é entrato nella magistratura ordinaria, presso le preture di Roma e di Perugia, dal 1961 al 1965. Divenuto referendario del Consiglio di Stato nel 1966, ha proseguito la sua attività nella giustizia amministrativa: nella qualifica di presidente di sezione del Consiglio di Stato è stato presidente della II sezione del Tar Lazio nel 1981, presidente aggiunto del Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione Siciliana dal 1990 al 1995 e successivamente al Consiglio di Stato, nel tempo, presidente titolare della III Sezione consultiva, della II Sezione consultiva e della Sezione consultiva per gli atti normativi. Fino al 27 gennaio 2004 ha presieduto la V sezione giurisdizionale di Palazzo Spada. E ancora: dal 1977 al 1981 ha ricoperto l’incarico di Segretario generale del Consiglio di Stato; dal 1982 al 2004 è stato componente della Commissione tributaria centrale. Ha ricoperto anche l’incarico presidente della Consulta giuridica delle Poste italiane e componente del Comitato etico dell’Autorità garante delle telecomunicazioni. Professore a contratto per quattro anni di diritto amministrativo presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università ‘La Sapienza’ di Roma, per molti anni è stato anche docente incaricato di Diritto amministrativo presso la Scuola superiore della Pubblica amministrazione e ha insegnato all’Accademia della Guardia di finanza e alla Scuola di Polizia tributaria. Tre le varie onorificenze di cui è stato insignito, il suo curriculum elenca quelle di Cavaliere di Gran Croce, Grande Ufficiale dell’Ordine dei Cavalieri di Malta, medaglia d’oro per i Benemeriti della Sanità Pubblica.
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