Cosenza, al Teatro Rendano ritorna Vincenzo Salemme Doppio appuntamento per la Stagione Teatrale firmata Noce, Citrigno e Fabiano il 9 e 10 aprile il comico napoletano con la commedia campione d’incassi
Torna, sul palco del Teatro A. Rendano, l’irresistibile comicità di Vincenzo Salemme. Il cartellone firmato L’AltroTeatro propone un altro asso, sabato 9 (alle ore 20.30) e domenica 10 aprile, alle ore 18, la commedia “Sogni e bisogni- Incubi e risvegni” scritta, diretta e interpretata dal comico partenopeo.
Evento patrocinato dall’amministrazione comunale di Cosenza e organizzato da un gruppo di operatori del mondo dello spettacolo locale: Enzo Noce, Giuseppe Citrigno e Gianluigi Fabiano. Sul palco del Teatro A. Rendano 12 appuntamenti all’insegna del divertimento e del puro spettacolo. Prosa, commedie e tanta musica questi gli ingredienti del cartellone ideato da “L’AltroTeatro”.
In realtà, da diverse settimane è stato annunciato il tutto esaurito per la commedia campioni d’incassi. Un testo divertentissimo (scritto da Salemme nel 1995) che prende ispirazione dal celebre romanzo di Moravia Io e Lui. Tutto ruota attorno al grigio e apatico Rocco Pellecchia, ma a differenza del racconto moraviano dove il ‘lui’ in questione era solo una voce, qui, nella commedia il più famoso e significativo organo del sesso maschile si stacca materialmente dal corpo e diventa egli stesso uomo, rivendicando una sorta di riconoscimento scenico; rivendica cioè lo status di vero e proprio protagonista.
“Sogni e bisogni – incubi e risvegli” scritto, diretto e interpretato dallo stesso Salemme è una commedia dall’umorismo acuto, estremamente partenopea, due ore in cui si ride e si riflette, senza mai essere volgare nonostante il protagonista: un pene. E’ ferragosto: Rocco Pellecchia controlla le bollette alla ricerca di soluzioni ancor più strategiche per risparmiare su luce, gas e telefono. Un impiegato annoiato, senza obiettivi né ambizioni, moglie al mare da sola con i figli, si alza ogni mattina alle 6:15 per andare al lavoro con l’autobus delle 6:21. C’è qualcuno che però decide di ribellarsi al carattere e allo stile di vita di Rocco: il suo pene, interpretato da Salemme, si stacca fisicamente dal corpo e decide di andarsene. Lo spettacolo, dunque, si dipana come un duello tra i due contendenti. Il tronchetto spinge il povero Rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario e il povero Rocco che cerca di riconquistarlo e riportarlo materialmente nella sede più consona, cioè in basso al suo ventre. L’intreccio é ovviamente popolato da numerosi altri personaggi: un ispettore chiamato da Rocco a risolvere il caso, la coppia di impressionanti portieri dello stabile, la moglie appassita e avvilita di Rocco. Uno spettacolo di fortissimo impatto comico che tenta di dare una risposta ai quesiti fondamentali sulla natura umana, soprattutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici.