Cosenza, arrestato serbo che tenta di uccidere il proprio neonato Il presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, Antonio Marziale, sottolinea l’importanza della denuncia
“Ciò che risalta da questa turpe vicenda è l’importanza di denunciare al primo segnale di violenza, senza attendere cambiamenti che verosimilmente non interverranno mai”: è quanto dichiara il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, in relazione all’arresto, a Cosenza, di un cittadino serbo che ha tentato di uccidere il proprio neonato.
“La moglie ha confessato che, durante la gravidanza, l’uomo ha tentato di farla abortire a suon di pallonate nella pancia, e – spiega Marziale – davanti a questo scenario, c’è da chiedersi perché lei non lo abbia denunciato, per paura forse? Tutto può starci, anche la percezione della flebile consistenza di un sistema repressivo facilmente valicabile da cavilli fin troppo garantisti. Ma, in ogni caso la denuncia può salvare e questa storia lo dimostra”.
“Rimane il fatto – conclude il presidente dell’Osservatorio – che la violenza su donne e bambini deve trovare davvero priorità nell’agenda politica. Questa volta il bambino si è salvato, ma troppi sono i segnali del disagio psicosociale, che non lasciano presagire tempo bello nell’immediatezza”.