Cosenza, l’opposizione interroga il sindaco sulla vicenda della vigilanza al Tribunale
Lug 23, 2014 - redazione
Ecco l’interrogazione al sindaco di Cosenza da parte dei consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Mazzuca, Roberto Sacco, Giovanni Perri, Sergio Nucci, Giovanni Cipparrone
Cosenza, l’opposizione interroga il sindaco sulla vicenda della vigilanza al Tribunale
Ecco l’interrogazione al sindaco di Cosenza da parte dei consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Mazzuca, Roberto Sacco, Giovanni Perri, Sergio Nucci, Giovanni Cipparrone
Riceviamo e pubblichiamo:
Interrogazione urgente con richiesta di risposta scritta
Siamo venuti a conoscenza di una vicenda che richiede un immediato chiarimento della Amministrazione.-
Con bando adottato con determinazione dirigenziale n. 34 del 21.1.2013 il Comune di Cosenza ha indetto la gara per l’affidamento del servizio di sorveglianza del Tribunale. Dopo l’espletamento delle procedure con determinazione dirigenziale del 7.5.2014 n. 947 ha aggiudicato il servizio alla ditta Codis.-
Le ditte non aggiudicatarie hanno promosso ricorso al TAR Calabria impugnando aggiudicazione, bando, e tutti gli atti conseguenti.-
Fin qui niente di strano e di illecito dal momento che è nella fisiologia dei rapporti amministrativi la insorgenza di contenziosi in materia di appalti o affidamento di servizi e che è normale affidarsi ai tribunali per la risoluzione di tali controversie.-
Quel che è strano e che fa sorgere il nostro legittimo e dovuto interessamento è che, fissata l’udienza del TAR per il giorno 10 luglio 2014, l’Amministrazione abbia inteso fare il passaggio di consegne tra la ditta CODIS, (aggiudicataria) e la ditta Torpedine, (sino a tale momento erogatrice del servizio) il giorno 4 luglio, cioè 6 giorni prima dell’udienza del TAR, quando sarebbe stato ovvio e di buon senso attendere il responso del Tribunale ed agire di conseguenza.-
Tuttavia, nonostante la diffida tempestivamente notificata dalla Torpedine l’Amministrazione ha inteso immettere la CODIS nel servizio la cui aggiudicazione era sub judice.-
Il giorno 11 luglio 2014 il TAR Calabria, adito per la richiesta della sospensione del provvedimento di aggiudicazione, ha ritenuto così manifestamente fondate le ragioni dei ricorrenti e così palesemente illegittime le determinazioni della amministrazione di Cosenza da emettere addirittura sentenza – la n. 1151/2014 – con la quale, “definitivamente pronunciando sul ricorso, annulla il bando ed il disciplinare di gara, nonché tutti gli atti conseguenti (dunque aggiudicazione ed immissione in servizio compresi) ed ordina che la sentenza sia eseguita dall’autorità amministrativa”.-
Anche questo passaggio rientra nella normale dialettica tra privati e pubblica amministrazione.-
Talvolta le cause si vincono e talvolta si perdono ma la Pubblica Amministrazione, più dei privati, rispetta, dovrebbe rispettare, sempre e scrupolosamente gli ordini dei Tribunali della Repubblica.-
La cosa che, suscita le perplessità (ulteriori rispetto alla già anomala e frettolosa immissione in servizio) è che, il Comune di Cosenza, invece di attenersi con scrupolo e tempestività agli ordini della Magistratura, con nota prot. F 77/2014, rispondendo ad atto di diffida avanzato dalla Torpedine per il ripristino della sua posizione, definisce tale atto (cioè la semplice ma perentoria richiesta di attenersi alle decisioni dei Giudici) come “intimidatorio” dal momento che “la sentenza TAR Calabria Catanzaro n. 1151/2014 non è stata ancora legalmente notificata né è passata in giudicato essendo pendenti i termini per la sua impugnazione e sospensione”.-
Non solo, ma la nota a firma degli avvocati Agostino Rosselli e Lucio Sconza continua con un testo che è bene riportare integralmente prima di formulare le tante domande che suscita.-
“Quanto alla richiesta di reintegro di codesta società sulle precedenti postazioni di servizio nelle more dell’indizione della nuova gara d’appalto si precisa che codesta società, essendo titolare di un semplice interesse, non vanta alcun diritto alla prestazione del servizio di vigilanza posto che, il contratto più volte prorogato è, ormai irrimediabilmente scaduto senza ulteriore possibilità di proroga alcuna. Né alcun danno, peraltro, può subire l’erario nelle more della eventuale nuova gara in considerazione del fatto che il servizio di vigilanza armata del Palazzo di Giustizia e dell’Ufficio del Giudice di Pace di Cosenza continua ad essere prestato agli stessi patti e condizioni previsti nei vecchi contratti. L’Amministrazione Comunale si riserva nei tempi e modi consentiti l’adozione di tutti i provvedimenti necessari a garantire il servizio di vigilanza armata dei predetti uffici giudiziari e a dare esecuzione ai titoli giurisdizionali passati in giudicato”.-
Tutto ciò premesso i sottoscritti consiglieri Comunali chiedono di sapere:
1) Perché sarebbe “intimidatorio” chiedere il rispetto delle decisioni del TAR?
2) Le sentenze di primo grado esecutive e contenenti l’ordine di esecuzione da parte della P.A. non si devono osservare se non sono passate in giudicato?
3) L’Amministrazione comunale di Cosenza ritiene valide solo le sentenze definitive?
4) Quelle di primo grado, esecutive, non sono vincolanti?
5) Secondo l’Amministrazione di Cosenza perché il Tribunale ordina che la sentenza sia eseguita dalla Autorità amministrativa?
6) Come mai l’amministrazione comunale, tramite suoi legali, afferma che nessun diritto vanterebbe la Torpedine essendo scaduto il suo contratto epperò mantiene in servizio la ditta che è dotata di un contratto annullato dal TAR?
7) Secondo l’Amministrazione è più valido un contratto dichiarato illegittimo dal Tribunale Amministrativo Regionale rispetto ad un contratto regolare ma dichiarato “irrimediabilmente” scaduto dalla stessa amministrazione.
8) Perché sarebbe “irrimediabile” la scadenza di un contratto ed invece rimediabile (o meglio, consentita) la prosecuzione di un servizio senza alcun contratto?
9) Perché l’Amministrazione preferisce mantenere in servizio e pagare una ditta senza alcun titolo valido, che non ha, allo stato vinto alcuna gara ed è stata immessa in servizio con un atto ormai annullato?
10) Perché tra gli atti che l’Amministrazione si riserva di adottare per garantire il servizio di vigilanza armata degli uffici giudiziari viene escluso il ripristino del servizio in favore di chi lo ha svolto sino a dieci giorni fa e per anni senza contestazioni ed in base ad aggiudicazione valida e mai contestata?
13) Non ritiene l’Amministrazione di Cosenza che l’immissione in servizio sei giorni prima della udienza e la risposta fornita dagli avvocati Sconza e Rosselli dimostrino che si sia tutto organizzato per tentare di sterilizzare gli effetti di una sentenza?
14) L’Amministrazione comunale di Cosenza ritiene tutto ciò regolare e rispettoso delle aziende, dei cittadini e della magistratura, o invece ritiene, come noi auspichiamo di intervenire contro tanta evidente protervia?
15) Ed infine ritiene l’Amministrazione opportuno e conforme alle regole della buona amministrazione che la risposta alla diffida inoltrata da chi ha ottenuto l’annullamento della aggiudicazione, sia redatta e firmata da uno dei membri della commissione autrice della aggiudicazione medesima?
Giuseppe Mazzuca
Roberto Sacco
Giovanni Perri
Giovanni Cipparrone
Sergio Nucci