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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 GENNAIO 2025

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Cosenza ricorda Maria Rosaria Sessa Con una panchina rossa

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Palloncini rossi, canti e poesie contro la violenza nel ricordo di Maria
Rosaria Sessa, la giornalista uccisa nel 2002 per mano del fidanzato, ed
una panchina di colore rosso posizionata nel cuore di Cosenza,
sull’isola pedonale di Corso Mazzini, segno tangibile di un’assenza
nella società causata dalla violenza. Così il Circolo della Stampa di
Cosenza, a lei intitolato, ha voluto celebrare la giornata
internazionale contro la violenza sulle donne.

Una cerimonia sentita ed accorata alla quale ha partecipato la famiglia
di Maria Rosaria, papà Santo e mamma Luigina assieme ai fratelli
Nazzareno e Pino ed alle rispettive famiglie.

Commovente l’abbraccio tra le mamme di Maria Rosaria Sessa e Roberta
Lanzino ad inizio cerimonia.

E poi autorità civili e militari e tantissime persone che hanno
idealmente abbracciato questa panchina dedicata a Maria Rosaria e a
tutte le vittime di femmicidio, donata dall’Azienda Caffè Aiello, sempre
sensibile quando si parla di iniziative di solidarietà e beneficienza.

“Un luogo per riflettere e per pensare che vuole essere un antidoto
all’indifferenza” – è stato detto nel corso della manifestazione che ha
visto gli interventi, oltre al Presidente del Circolo della Stampa,
anche del Sindaco di Cosenza Mario Occhiuto, del Procuratore Mario
Spagnuolo e del Prefetto Gianfranco Tomao. Da tutti è arrivato l’augurio
che la panchina diventi un luogo familiare per i cosentini e di cui la
città possa prendersi cura.

Una cerimonia alla quale hanno partecipato studenti degli istituti
cosentini a testimoniare la rete di solidarietà tra Stato, Chiesa,
Scuola e le associazioni del territorio.

Il coro polifonico del Liceo Musicale Lucrezia della Valle, diretto dal
maestro Saverio Tinto, ha regalato quattro brani di grande intensità,
mentre gli studenti del Liceo Scientifico Scorza hanno regalato a tutti
i presenti poesie d’amore contro la violenza, perché la cultura è
l’unica arma contro la brutalità.

Infine un gruppo di studenti dell’istituto per Geometri della città ha
voluto fare dono alla famiglia di Maria Rosaria Sessa di una piccola
scultura: una scarpetta rossa con delle ali. Perché ora Maria Rosaria e
tutte le altre donne uccise sono degli angeli che volano nel cielo.