Cosenza, si è insediato il nuovo procuratore Spagnuolo Alla cerimonia era presente anche il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. Le congratulazioni della politica
COSENZA – “La dote principale di un magistrato è la prevedibilità. La gente deve sapere che di fronte una domanda di giustizia ci sarà una risposta. Quindi continuerò il mio lavoro e applicheremo la legge”. Lo ha detto il nuovo Procuratore della Repubblica di Cosenza, Mario Spagnuolo, nel corso della cerimonia d’insediamento svoltasi davanti al Tribunale.
“Cosenza – ha continuato Spagnuolo – non è un’isola felice e l’impegno sarà quello di dare una risposta di giustizia al gruppo sociale. Ai miei collaboratori e alla città non chiedo niente. Sono io a mettermi al loro servizio perché sono un funzionario dello Stato e come tale ho l’obbligo di servire il gruppo sociale”.
All’insediamento di Spagnuolo, insieme a magistrati, avvocati e rappresentanti delle istituzioni e delle forze dell’ordine. C’era anche il Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. Presenza significativa perché proprio Gratteri è stato prescelto per la Procura di Catanzaro prevalendo sullo stesso Spagnuolo.
COLDIRETTI CALABRIA
“Al Procuratore Capo della Repubblica dr. Mario Spagnuolo che si è insediato nel delicato e prestigioso incarico alla Procura di Cosenza va un grande in bocca al lupo per l’inizio di questa nuova responsabilità”. La sua fermezza nella lotta all’illegalità sotto ogni forma, al crimine organizzato, che con professionalità porta avanti, sono nel cuore dei calabresi che hanno apprezzato l’ottimo lavoro alla Procura di Vibo Valentia. Rilevante – ricorda Molinaro – è stato in questi anni la partecipazione come componente al Comitato Scientifico della Fondazione sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare Agromafie promossa da Coldiretti dove anche con spiccata passione civile e culturale ha dato un forte contributo nella predisposizione dell’annuale rapporto sulle agromafie e nell’elaborazione di proposte relative ai reati agro-ambientali squarciando il velo sul fenomeno dei falsi, dell’italian sounding e dell’infiltrazione criminale nell’acquisto di terreni, coltivazione di materie prime, trasformazione e distribuzione”.