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TAURIANOVA (RC), VENERDì 29 NOVEMBRE 2024

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Cosenza, Udicon chiede sblocco ticket sanitari Molti cittadini costretti a rinunciare alle cure

Cosenza, Udicon chiede sblocco ticket sanitari Molti cittadini costretti a rinunciare alle cure
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Mancata esenzione ticket, sbloccare con urgenza la loro erogazione, azzerando ogni ulteriore ritardo e, quindi, i notevoli disagi che ciò sta causando ai numerosi beneficiari già in condizioni di difficoltà economica. – Concedere ad altri soggetti, enti e/o associazioni abilitate la delega a fornire il servizio di rilascio.

È quanto denuncia, sollecita ed al tempo stesso propone l’UDICON, l’Unione per la Difesa dei Consumatori, attraverso una lettera al dipartimento per la tutela della salute e politiche sanitarie della Regione Calabria e all’Asp di Cosenza. Il mancato rilascio dei ticket sanitari nella provincia e, in particolar modo, nella zona del Tirreno cosentino – dichiara Ferruccio COLAMARIA, responsabile provinciale dell’UDICON – è causa di enormi disagi per buona parte dei cittadini-utenti che nonostante il diritto ad usufruire dell’esenzione, si vedono costretti a sostenere le spese sanitarie per prestazioni e acquisto di farmaci o, come purtroppo succede, a rinunciare alle
cure.

I cittadini, in presenza di requisiti, possono usufruire del diritto di esenzione dal pagamento del ticket sanitario previa compilazione di idonea certificazione reddituale. Tale documento – precisa COLAMARIA – doveva essere reso disponibile a far data dal 31 marzo di ogni anno che coincide con la scadenza prevista per il rinnovo annuale. Cosa che ancora non è stata fatta.

Gli aventi diritto all’esenzione – ricorda UDICON – sono, tra gli altri, i soggetti con meno di 6 anni e più di 65 anni appartenenti al nucleo familiare con reddito complessivo non superiore ai 36 mila euro; i disoccupati e familiari a carico con reddito familiare inferiore a 8 mila euro incrementato a 11 mila in presenza del coniuge e in ragione di ulteriori 516 euro per ogni figlio a carico; i titolari di pensione al minimo con più di 60 anni con reddito familiare inferiore a 8mila e 200 euro. Le categorie interessate dal disservizio – conclude COLAMARIA – sono diverse e varie; è per questo che si richiede un tempestivo intervento al fine di eliminare il disagio cui si trovano i cittadini.