Costruttivo confronto-dibattito tra l’associazione “Art. 32 Calabria” e Franco Crinò Il candidato alle regionali con la CDL ieri a Locri
Si è svolto ieri, nella Sala della Cultura del Comune di Locri (RC) l’atteso incontro-dibattito tra Angelo Rossino, Presidente dell’Associazione “Articolo 32 Calabria“, che ha quale esclusiva finalità la tutela dei diritti e gli interessi dei malati, ed il candidato alle prossime elezioni Regionali del 23 novembre Franco Crinò della Casa delle Libertà (con Wanda Ferro Presidente). L’idea del confronto è nata da un post pubblicato sulla pagina facebook del Sen. Crinò nel quale auspicava “finalmente” l’avvio a breve scadenza del “registro dei tumori”, strumento necessario per descrivere la frequenza e gli andamenti temporali della patologia neoplastica, stimare la sopravvivenza dei pazienti affetti da cancro in funzione di caratteristiche individuali e ambientali, descrivere la distribuzione geografica dei casi. Il registro tumori, pur mantenendo i compiti tradizionali, si avvia ad essere un interessante strumento di supporto al governo clinico delle Aziende Sanitarie. Tre i quesiti sullo stato d’attuazione posti da Rossino a Crinò, relativi a: registro dei tumori dell’ASP di RC; fascicolo sanitario elettronico; Fondazione Campanella. Molto critica la presa di posizione da parte del Presidente Rossino nei confronti della Regione Calabria che, a suo dire, ha portato avanti una organizzazione sanitaria e dei servizi in maniera del tutto “discrezionale” che non favorisce all’utenza la normale fruizione dei servizi sanitari; altra colpa imputata alla Regione Calabria è quella di non porre freno alla migrazione sanitaria verso le altre regioni, migrazione che costa al contribuente calabrese circa 250 milioni di euro ogni anno “….con queste somme si sarebbero potute finanziarie non una ma dieci Fondazioni Campanella“. Altra importante segnalazione di Rossino è stata la mancanza di risposte ai diversi quesiti formulati agli alti vertici della sanità calabrese (sia regionale che dell’ASP di RC) per quanto attiene lo stato di attuazione del registro dei tumori e le misure di prevenzione in campo oncologico ed epidemiologico. Dal canto suo Franco Crinò ha voluto puntualizzare come i ritardi in questo importante e delicato settore come in altri d’altronde, sono spesso causati dalle eterne diatribe interne tra i vari dipartimenti in merito all’assegnazione delle rispettive competenze e ciò non è assolutamente accettabile per i disagi che provoca agli ammalati. Per quanto riguarda le mancate risposte agli utenti da parte degli organi istituzionali ha condiviso con Rossino che le risposte ci “devono essere e devono essere anche tempestive” ma ha aggiunto che in mancanza di un monitoraggio e di dati che avallino le richieste avanzate…poco si può fare !. Ecco quindi, l’importanza dell’avvio immediato del registro dei tumori e dell’attività di analisi epidemiologica oltre che l’avvio del fascicolo sanitario elettronico che favoriscono non solo il risparmio di tempi nella trattazione e raccolta dei dati ma rappresentano anche una forma di attuazione della tanto decantata “spending rewie” consentendo alla regione di risparmiare risorse che possono essere adeguatamente impiegate in altri settori di eccellenza. A conclusione del dibattito è intervenuta anche la Dottoressa Alessandra Polimeno attuale Consigliere Provinciale, il quale ha rimarcato il fatto che nella sanità in generale ma calabrese soprattutto, si parla troppo di ospedali e poco di prevenzione mentre è proprio con essa che si può abbassare e di molto anche il livello di spesa. L’auspicio è quello che di questi dibattiti molto costruttivi ne avvengano altri anche dopo le elezioni affinchè i politici che sono coloro che devono dare l’indirizzo ai programmi, possano finalmente colmare i tanti ritardi divenuti ormai storici di cui soffre l’utenza regionale. L’ incontro si è concluso con le domande di rito poste dai rappresentati della stampa locale.