Covid, ancora un altro sindaco calabrese costretto a firmare un’ordinanza per contenere i contagi Purtroppo i casi stanno crescendo e nella Piana c'è una situazione non proprio ottimale, Gioia Tauro ne ha 132, Palmi (tre giorni fa) 34 e Taurianova (almeno dichiarati ieri), 38
Il numero dei contagi continua crescere e la situazione in Calabria non è delle migliori, oggi il tasso di positività in rapporto ai tamponi eseguiti è sempre superiore al 10% da alcuni giorni. Anche se si sta facendo una campagna per le vaccinazioni, le stesse hanno subito una flessione, c’è paura e incertezza, mista a una comunicazione sanitaria non proprio “coerente” con quanto potrebbe essere una sorta di “promozione” a vaccinarsi. Tante questioni sfuggono come ad esempio le proroghe per chi è immunizzato, prima aveva una durata poi la politica (e non la scienza), può prorogare tale condizione, come se fosse una norma di legge (sic!). Ovviamente vaccinarsi è fondamentale, ma occorre dare informazioni più attendibilmente positive e di condizione ottimistica. Certamente di questo passo, si andrà ad una “discriminante” obbligatorietà anche se noi, sin dall’inizio, siamo dell’idea che ognuno nel rispetto degli altri, deve decidere se vaccinarsi o meno e non per imposizione di legge, ma le scuole di pensiero su questo punto si dividono ed alcune rasentano anche i canoni dell’opportunismo sociale.
Nel Reggino la situazione contagi è preoccupante da alcuni giorni più della metà dei contagiati, secondo i dati del bollettino regionale, è nella provincia di Reggio Calabria. E ciò fa preoccupare non di poco la cittadinanza.
A Gioia Tauro secondo il bollettino diramato oggi dal sindaco Aldo Alessio, i positivi sono 126 quelli diramati dalla Prefettura, mentre dai laboratori privati 6, i decessi 13 e la nota del sindaco fa riflettere, “I positivi continuano a crescere. Abbiamo avuto altri due decessi per Covid-19 e siamo arrivati a 13 morti. Vi raccomandiamo di non sottovalutare il pericolo Covid-19 perché non è ancora passato. Le regole preventive e prudenziali sono molto semplici: usare la mascherina in presenza di altre persone, anche se sono parenti o amici; rispettare il distanziamento sociale e il lavarsi spesso le mani”-
A Taurianova ieri i positivi sono aumentati a 38 e mentre scriviamo non sappiamo se sarà diramato un altro bollettino, ma temiamo anche in virtù della diretta fatta nei giorni scorsi con il responsabile Usca dott. Giovanni Calogero che, potrebbero essere molti di più. Però le feste si fanno, i balli pure e tanto altro ancora in barba agli assembramenti.
Addirittura a Diamante, nella città turistica di eccellenza, è stato rinviato il Festival del Peperoncino, nei fatti la più importante manifestazione della città e il sindaco aveva anche emesso nei giorni scorsi un’ordinanza che obbligava l’uso della mascherina anche all’aperto.
In altre realtà calabresi invece si programmavano feste, luminarie (vedi Taurianova), e quant’altro. Sicuramente è giusto divertirsi, la libertà è sacra, le attività commerciali devono andare avanti, visto il brutto periodo passato e che sembra, visto anche l’andazzo nazionale, lo “spettro” è dietro l’angolo… se ne accorgeranno i sindaci? O il “covid free” è diventata una scuola di pensiero?
Dopo Diamante, Sant’Agata del Bianco, Caraffa e prima ancora Morano Calabro, adesso anche Fabrizia nel Vibonese ha adottato misure drastiche per l’aumento dei contagi. Il sindaco Francesco Fazio ha firmato un’ordinanza che prevede una serie di provvedimenti restrittivi addirittura fino al 12 settembre. Avendo dei casi attivi di 33 contagi su 2000 abitanti. Tra questi provvedimenti la chiusura del cimitero comunale, garantendo l’apertura solo per il ricevimento, l’inumazione e la tumulazione delle salme, il divieto di tutte le forme di assembramento, “nelle piazze non si potrà stazionare e sarà consentito il solo transito”. L’uso della mascherina anche all’aperto e non solo, sospeso inoltre il mercato settimanale e chiusi impianti sportivi e parco giochi comunale.
Ribadiamo, nessun allarmismo, ma la condizione se sfugge di mano, potrebbe avere delle gravi ripercussioni, bastano pochi accorgimenti per prevenire questa terribile pandemia che si è accanita pericolosamente. Ed ai sindaci, gli amministratori in genere anche l’onere delle scelte che, seppur impopolari vista la stagione estiva, sono sempre fondamentali e indispensabili in quanto si tratta di salute e non di noccioline da feste patronali (le quali ahimè tra luminari e fuochi ardenti, ballando sotto le stelle, continuano imperterriti….).
(GiLar)