Covid, arriva l’estate, “andrà tutto bene”, apriamo tutto, aboliamo il coprifuoco e… facciamo un bel “contagio di gregge”. Viva il Giallo! E intanto...Taurianova 69 (29 contagi in più solo ieri)... Delianuova 263.... 103 a Cittanova... etc... il Coronavirus è molto affettuoso, non ci lascia soli!
Purtroppo non vogliamo essere sempre le solite “Cassandra” della situazione, ma allo stesso tempo non possiamo permetterci di ignorare la situazione Covid in Calabria.
Non possiamo non ignorare, ne va della nostra coscienza, la libertà e la leggerezza che molti giovani (e anche adulti), hanno nel non utilizzare i dispositivi di protezione, così come quello di non evitare gli assembramenti nelle piazze e in qualsiasi luogo pubblico.
Certo la “gente è stanca”, è la solita frase (petulante) che si sente ripetere spesso, e quindi ognuno in teoria, siccome è “stanco” si può permettere di fare quello che vuole? Invece no! Perché siamo tutti stanchi, ma c’è gente che è stanca e si comporta bene, c’è gente che è stanca è vive con il terrore perché ha paura del virus e perché magari ha dei figli che vanno in quelle scuole dove ci sono stati dei contagi. Ed allora, siccome siete stanchi, almeno si abbia la compiacenza di avere rispetto per gli altri.
C’è una condizione vaccinale che sta andando a rilento e in questi ultimi giorni si è registrata un’accelerazione dei vaccini. Ma ancora non basta. Il virus c’è, quel maledetto virus c’è ed è pericoloso, nonostante ci sia chi cavalca quel dissenso della stanchezza degli italiani per costruire consensi, facendo uno slogan stravagante e buffo come il no al coprifuoco. Roba da ebeti in carrozza.
Poi ci sono i disobbedienti, quelli che in virtù di una condizione del pensiero gandhiano sulla “disobbedienza civile”, si arrogano il diritto di violare le regole, quando poi sono solo altri ebeti in carrozza e siccome violano pure gli spostamenti, sono anche “da asporto”.
Prendiamo come esempio ieri, noi abbiamo insistito affinché si sapessero i reali numeri dei contagiati a Taurianova, città dove si trova questa testata e dopo tanto faticare, ieri l’Unità di Crisi della Prefettura ci ha detto che abbiamo avuto un incremento di 29 nuovi positivi. E senza alcuna ipocrisia, noi pensiamo che siano molto di più gli attuali positivi e non 69 come viene riportato nel bollettino comunale. La situazione non è per nulla sotto controllo, ma una beata cippa è sotto controllo.
Spostiamoci di qualche chilometro e vediamo che Cittanova, dove ci sono scuole molto frequentate da ragazzi della Piana, come il Liceo, lì c’è un bollettino che ci parla di 86 positivi con il tampone molecolare e 17 con quello antigenico per un totale di 103 contagi. Spostiamoci a Delianuova, fino all’altro giorno c’era paura, terrore perché non si sapeva il numero, ma oggi quei numeri sono terribili perché in un paese di poco più di tremila abitanti ci sono 263 positivi, almeno nell’ultimo bollettino del primo maggio, sicuramente ci sono anche dei negativizzati, ma quei positivi sono tantissimi e anche pericolosi.
E poi nel vibonese, andiamo a Mileto, ci sono 108 positivi e lo stesso sindaco Salvatore Fortunato Giordano ah dichiarato che “ci sono ancora casi “irrisolti” che all’esito dei risultati dei tamponi evidenziano positività. Quindi non tutto è finito”.
Non che non è finito, un ciufolo che sia finito, roba surreale da corona-ebeti d’antan, quelli che ancora, stupidi, si arrogano il diritto di libertà senza aver un benché minimo della libertà altrui e della salute perché ancora oggi, finché c’è questa benedetta Costituzione, la salute è un diritto, porca miseria!
Ancora in Calabria si muore, ieri ci sono state altre sei vittime che fanno salire a 1.046 il numero dei morti. E quando qualcuno dice che dobbiamo essere liberi, io sono d’accordo, ma con moderazione e responsabilità. Ma non come l’ultima estate, perché vorremmo ricordare che, nel primo lockdown quello dove la televisione ci faceva vedere le immagini delle bare trasportate dai mezzi militari, in Calabria avevamo circa cento morti. Dopo l’estate, in quei liberi tutti, nei vari assembramenti degli aperitivi estivi e di altro ancora, nella seconda ondata, l’incremento dei morti è stato di 946, quasi dieci volte in più (sic!).
E ricordiamo Voltaire quando disse che “Nessun fiocco di neve in una valanga si è mai sentito responsabile”, eppure…
(GiLar)