Creon 10000, l’appello alle farmacie e medici di base per garantire l’accesso al farmaco
CREON 10000, l’appello alle farmacie e medici di base per garantire l’accesso al FARMACO.
” Inchiesta sulla irreperibilità del CREON 10000: la lotta per un farmaco salvavita tra Italia e SVIZZERA”
di Clemente Corvo
L’assenza di un medicinale essenziale, il Creon 10000, nelle farmacie italiane è una situazione che ha suscitato preoccupazione e indignazione tra i cittadini. Questo farmaco, un salvavita a base di enzimi pancreatici, è risultato introvabile in molte regioni italiane, ma si può facilmente reperire nella vicina Svizzera, a un prezzo però triplicato. La domanda sorge spontanea: come può un farmaco, inserito nell’elenco dei “medicinali carenti” dall’AIFA, essere disponibile altrove a un prezzo maggiorato?
La ricerca di Luisa e Carlo, marito e moglie di Milano, per il Creon 10000, li ha portati a spostarsi fino a Chiasso, in Svizzera. La situazione però non sembra migliore anche in Calabria. Giuseppe, originario di Gioia Tauro, non ha la possibilità economica di attraversare il confine e affrontare un costo triplicato per un medicinale essenziale per la sua sopravvivenza.
Ma la questione va oltre. Stamattina, nella mia veste di corrispondente , ho contattato il Ministero della Salute in cerca di risposte. Quest’ultimo mi ha rimandato all’AIFA, l’agenzia nazionale competente per l’attività regolatoria dei farmaci in Italia. La risposta non è stata rassicurante: il medicinale risulterà quasi esaurito e non sarà reintrodotto sul mercato prima della fine di dicembre. Deciso a cercare una soluzione, ho contattato direttamente la Viatris, multinazionale produttrice del Creon 10000. La conferma: il farmaco non sarà disponibile per un tempo indeterminato. Tuttavia, mi è stata illustrata una procedura specifica per i pazienti bisognosi: rivolgersi alle farmacie con una richiesta del medico curante. Una volta ricevuta, la farmacia dovrà inviare una e-mail alla Viatris che, entro pochi giorni, provvederà a fornire i farmaci necessari.
Questa informazione è cruciale. Non tutti sono a conoscenza di questa procedura, e in un momento in cui la disponibilità del Creon 10000 è limitata, è fondamentale che pazienti, medici curanti e farmacie siano informati. Invito, quindi, chiunque avesse bisogno del medicinale a non scoraggiarsi e a seguire questa via.
Purtroppo, le dinamiche di mercato spesso non rispecchiano le necessità reali dei pazienti. La produzione contingentata sposta l’attenzione verso mercati più lucrativi, come la Svizzera, a discapito di chi veramente ne ha bisogno.
Un appello alle istituzioni: le dinamiche di mercato non possono e non devono avere la meglio sulla salute dei cittadini. È ora che si intervenga per garantire l’accesso a cure vitali per tutti, senza eccezioni.