Crescono adesioni a comitato “Pro-Centro Dialisi Taurianova” Il sindaco di Taurianova Fabio Scionti partecipa alla battaglia per risolvere le criticità della struttura
Pervengono numerose nuove adesioni al costituito Comitato Spontaneo di Tutela denominato “PRO-CENTRO DIALISI TAURIANOVA”. Alle 50 firme dei soci promotori se ne sono aggiunte altre 2532, gran numero di esse sono di donatori. Si tratta di adesioni spontanee fatte da persone che si avvicinano al Comitato in modo solidale per fare parte della lodevole iniziativa, mostrando così la sensibilità della cittadinanza di Taurianova (e non solo) alle problematiche della bella, accogliente struttura qualé il “Centro” – responsabile è il Dott. Vincenzo Bruzzese – che ha conquistato la fiducia dei diversi centri-trapianto in Italia. Le adesioni sono sempre aperte. Questo avviene nella città che occupa il primo posto in Italia (nei comuni di media dimensione) per la donazione di organi e tessuti. Ciò costituisce motivo di orgoglio per i taurianovesi e per i cittadini della Piana. Intanto il Comitato ha ricevuto il consenso ed il sostegno da parte dell’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati) tramite il Segretario Regionale Antonio Montuoro. Nel frattempo cresce nel territorio l’interesse della popolazione a supporto dell’apprezzata iniziativa. Notevole l’attività dei social e network con mille e più condivisioni e lake. Le notizie sulle difficoltà del centro dialisi di Taurianova sono di già arcinote e di pubblica opinione, e inspiegabilmente, nonostante, anche, le “notifiche a mezzo mail”, nessun sindaco (ad eccezione del Sindaco di Taurianova) della piana ha, fino ad ora, preso posizione a difesa e per lo sviluppo del “Centro”.
Per quanto sta accadendo è necessaria – da parte di tutti – un’attenta analisi e riflessione sullo stato della sanità calabrese e sulle sue prospettive, prestando l’attenzione dovuta alla tutela e salvaguardia del diritto alla salute del cittadino utente, e per questo il Comitato costituito ha preso preciso impegno di spendere ogni risorsa per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Per poter aspirare alla vittoria, bisogna iniziare la battaglia! Battaglia che personalmente combatto da anni. Per il Centro Dialisi taurianovese è indispensabile non solo acquisire nuovo personale medico, infermieristico ed OSS (Operatore Socio Sanitario), ma, soprattutto, mantenere ed incrementare il “Centro” per farlo ritornare ad essere (come è stato definito sulle pagine del Corriere della Sera) il “fiore all’occhiello”, salutare rifugio nel vasto deserto della sanità calabrese, prima che si giunga al tragico “punto di non ritorno”. La situazione di disagio genera notevole apprensione in tutti gli operatori e fruitori dei servizi del “Centro”, per il timore che si disperda questo grande patrimonio, in questa area si sanità che, finalmente, funziona e che è un’oasi di efficienza in un arido deserto di nullità.
Il dr. Pino Pardo e gli altri Componenti il Consiglio di Rappresentanza del Comitato, giusto mandato ricevuto dell’Assemblea Generale dei Soci, stanno avviando proficui contatti intesi ad incontrare, al più presto, Autorità e Istituzioni per illustrare la drammatica, non più procrastinabile, situazione in cui versa il Centro Dialisi di Taurianova, sottolineando che il trattamento emodialitico è una prestazione sanitaria “salvavita” per i pazienti che ne hanno necessità e per questo motivo non può essere interrotto o sospeso. La struttura, conosciuta ed apprezzata per l’efficienza operativa e professionale, non solo deve essere mantenuta in vita, ma deve prendere nuovo vigore con il fine di alleviare le sofferenze della numerosa “utenza” che fa, giornalmente, riferimento al “Centro” per le indispensabili, salutari cure e per consentire – ai tanti disperati che, continuamente, bussano alla porta del Centro Dialisi – d’iniziare il vitale trattamento dialitico. Per quanto accade, dializzati e trapiantati, con le loro famiglie, s’indignano perché c’è di mezzo il bene prezioso: la salute.
Il “Centro”, per la sua peculiarità, svolge un ruolo indispensabile nella Piana di Gioia Tauro, e non solo, offrendo assistenza specialistica a tutto tondo agli utenti colpiti dalle malattie renali e le 2.582 adesioni al Comitato in pochi giorni registrate, dimostrano che i cittadini della piana hanno avvertito che la chiusura del Centro dialisi sarebbe una iattura, un dramma o addirittura (senza voler generare allarmismi) una tragedia. L’unità di emodialisi di Taurianova, lo scorso anno, ha celebrato trenta anni dalla nascita, in quella occasione, il Sindaco di Taurianova, Ing. Fabio Scionti, ha dichiarato: “Al personale tutto, medico e paramedico, che porta avanti quotidianamente, in maniera esemplare e con grande abnegazione, un’opera essenziale, il plauso dell’Amministrazione comunale che rappresento e l’impegno a vigilare sempre su questo fiore all’occhiello lavorando per il suo mantenimento e il suo potenziamento, in nome del diritto alla salute dei cittadini”.
Con lettera datata, oggi, 17/04/2019, Prot. N° 8363, indirizzata al presidente del Comitato Giuseppe Pardo, il Sindaco Scionti, a conferma di quanto in quell’occasione ebbe a dire, comunica che “L’Amministrazione è consapevole dell’importanza che il ruolo della dialisi deve svolgere nell’economia dell’offerta sanitaria di un territorio nel quale si registrano importanti criticità e carenze a causa delle quali le aspettative dell’utenza sono state troppe volte deluse dalle politiche sanitarie che hanno caratterizzato il divenire della sanità calabrese negli ultimi lustri… l’Amministrazione…. assicura da subito sostegno e collaborazione nelle iniziative di sensibilizzazione e di proposta che saranno programmate in difesa di un presidio sanitario importantissimo per l’attuazione nel nostro territorio del diritto alla salute”. Il Presidente del Comitato, dr. Pardo, riscontra con piacere ed apprezzamento il sostegno del Sindaco e dell’Amministrazione di Taurianova ed auspica ci sia, senza indugiare, un’iniziativa ed una netta risolutiva presa di posizione da parte del Comune, mentre confida sulla capacità d’intervento, sulla problematica dialisi, degli altri Sindaci della Piana. Non si può e non si deve essere indifferenti di fronte alla sofferenza.
Pino Pardo, già dializzato e trapiantato del rene