Crisi Atam, la preoccupazione di Domenico Gattuso (“L’altra Europa con Tsipras”)
redazione | Il 22, Mag 2014
“Crediamo sia ora di dare risposte concrete e rassicuranti ai lavoratori, che sia ora di attivare pratiche di governo serie per ridare speranza ad una comunità sempre più esasperata da mille problemi quotidiani, evitando di alimentare guerre tra poveri e deboli”
Crisi Atam, la preoccupazione di Domenico Gattuso (“L’altra Europa con Tsipras”)
“Crediamo sia ora di dare risposte concrete e rassicuranti ai lavoratori, che sia ora di attivare pratiche di governo serie per ridare speranza ad una comunità sempre più esasperata da mille problemi quotidiani, evitando di alimentare guerre tra poveri e deboli”
Riceviamo e pubblichiamo:
Preoccupa sempre più la situazione dell’ATAM di Reggio Calabria. La crisi dell’azienda cittadina è la punta di un iceberg molto robusto che potrebbe estendersi ad altri comparti, con seri rischi per l’erogazione dei servizi pubblici essenziali. Le emergenze si vanno moltiplicando, mentre la politica amministrativa si fa sempre più evanescente.
Crediamo sia ora di dare risposte concrete e rassicuranti ai lavoratori, che sia ora di attivare pratiche di governo serie per ridare speranza ad una comunità sempre più esasperata da mille problemi quotidiani (problema della casa, mancata erogazione dell’acqua, dissesti, infrastrutture a rischio, sistema fognario carente, famiglie impoverite e disperate, persone con disabilità emarginate, bambini senza asili, ecc.), evitando di alimentare guerre tra poveri e deboli. Occorre mettere mano alle emergenze e contemporaneamente pianificare azioni sul medio periodo (6 mesi-1 anno), prima che scoppi quella che appare sempre più una polveriera vicina al fuoco.
Tra gli altri eventi emergenziali si segnala anche il venir meno del servizio di trasporto pubblico per un quartiere di Gallico Superiore. Da circa un mese gli autobus della linea 119 (Bovetto-Gallico Superiore) deviano dal percorso originario privando del servizio i cittadini dei rioni di Troncovito e Pietre della Zita, a causa dell’impraticabilità di un breve tratto sul Torrente Scaccioti, che collega Gallico ad Archi. Non si tratta di un problema irrisolubile, una buona ordinaria pratica amministrativa potrebbe rapidamente rimuovere l’ostacolo. E’ un esempio, tra tanti altri. Ma potremmo chiedere a chi governa il Comune di Reggio Calabria, di farsi carico di tale questione e di dedicare sensibilità ed attenzione a situazioni come questa, evitando di esacerbare gli animi dei cittadini di Reggio, già allo stremo per mille forme di vessazioni patite?
Domenico GATTUSO (“L’altra Europa con Tsipras”)