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Crisi comune Gioia Tauro: ecco i vari punti dell’emendamento “della discordia” di Cento e Savastano

Crisi comune Gioia Tauro: ecco i vari punti dell’emendamento “della discordia” di Cento e Savastano

| Il 12, Apr 2014

La mancata approvazione dell’emendamento dei due consiglieri da parte del sindaco Bellofiore, ha causato il loro “ammutinamento” sfociato nella decisione di non approvare il bilancio di previsione, decisione che ha spinto il primo cittadino a rassegnare le dimissioni

di MARIA TERESA BAGALA’

Crisi comune Gioia Tauro: ecco i vari punti dell’emendamento “della discordia” di Cento e Savastano

La mancata approvazione dell’emendamento dei due consiglieri da parte del sindaco Bellofiore, ha causato il loro “ammutinamento” sfociato nella decisione di non approvare il bilancio di previsione, decisione che ha spinto il primo cittadino a rassegnare le dimissioni

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

Come già affermato negli articoli precedenti, il motivo scatenante della crisi in seno alla maggioranza dell’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro, e quindi le dimissioni del Sindaco Renato Bellofiore, sarebbe stata una conseguenza del fatto che i due consiglieri di maggioranza Domenico Cento e Domenico Savastano avevano fatto sapere che non avrebbero votato in Consiglio Comunale a favore dell’approvazione della previsione di bilancio 2014 se non fosse “passato” l’emendamento da loro presentato il 26 marzo 2014. Abbiamo incontrato i due Consiglieri per cercare di capire con loro quali sono state le cause determinanti della rottura e per esaminare insieme i vari punti presenti nel documento da essi presentato. Cento e Savastano per prima cosa hanno voluto ribadire la legittimità di quanto fatto appellandosi all’ Art. 4 comma 7 del Regolamento di Contabilità del Comune di Gioia Tauro che prevede: “i consiglieri comunali hanno facoltà di presentare emendamenti allo schema approvato del progetto di bilancio” e ancora ai comma 9 e 10 che prevedono rispettivamente “gli emendamenti proposti devono singolarmente salvaguardare gli equilibri del bilancio” e “Sugli emendamenti va espresso il parere tecnico del Responsabile del settore competente dell’entrata o della spesa relativa e del Collegio di revisori dei Conti”. Anche se riguardo a quest’ ultimo punto i consiglieri aggiungono che i pareri dei revisori sono obbligatori, ma non vincolanti, in quanto l’ ultima parola spetta al Consiglio Comunale. Essi, inoltre, respingono le accuse del Primo Cittadino il quale avrebbe affermato che i due abbiano fatto “inciuci” con la minoranza e agito per interessi personalistici. Savastano inoltre afferma: <<Il Sindaco mi accusa di interessi personalistici … mentendo spudoratamente e sapendo di mentire … Perché invece non informa i cittadini della proposta di variazione al bilancio (emendamento)?>>.

I consiglieri affermano invece che, come si può anche leggere nella loro proposta, il loro obiettivo è quello di impiegare le risorse dell’ Ente in maniera più oculata, a favore dei bisogni della città e dell’intera comunità. Ma ecco i principali punti dell’emendamento di Cento e Savastano alla base della rottura:

– Assegni e borse di studio: Viene chiesto un fondo borse di studio di € 310 per coloro che conseguiranno nell’ anno scolastico 2013- 2014 la licenza di scuola secondaria di primo grado e si apprestano a frequentare licei e altre scuole superiori, spesso distanti dalla nostra città. La graduatoria sarà redatta dall’ Ufficio di P. I. tenendo conto del reddito familiare attestato da certificazione ISEE/COM non superiore a 20.000 e del merito dello studente.

– Fondo per indagine epidemologiche: Si chiede di istituire un fondo per indagini epidemologiche, al fine di conoscere lo stato di salute dei cittadini allarmati da continue e persistenti emergenze sanitarie e ambientali che vive la nostra città.

– Fondo indagine qualità ambientale: Dal momento che nel nostro territorio, vi sono impianti altamente inquinanti (Inceneritore, Depuratore, Discariche, Centrali elettriche, Mega – Porto) si richiede l’istituzione di un fondo per indagini sulla qualità dell’ ambiente.

– Spese per noleggi beni strumentali: I due Consiglieri, considerato il costo che bisogna affrontare ogni anno per noleggiare gli automezzi, chiedono che questi siano invece acquistati in leasing. In tal modo per i primi 4 anni ci sarebbe un risparmio notevole per il Comune ed alla fine di questo lasso di tempo, i mezzi diventerebbero di proprietà dell’ Ente. Savastano aggiunge che d’altra parte l’acquisto in leasing dei mezzi era già stato previsto, e che la soluzione del noleggio in origine avrebbe dovuto essere soltanto transitoria finché non fossero state ultimate le pratiche burocratiche necessarie.

– Prestazioni di servizio PIANAMBIENTE: nella previsione di bilancio presentata dalla Giunta Comunale è stato inserito un capitolo che prevedrebbe € 180.000 a favore della società. Una spesa inconcepibile per i due esponenti dal momento che questa non esiste più e quindi non vi sono contratti in essere. Eventuali altri debiti pregressi con PIANAMBIENTE comunque vanno inseriti nei residui passivi e non nella previsione di bilancio dell’anno.

– Prestazione di servizi raccolta differenziata: Si richiede l’esternalizzazione della manodopera relativa all’attività di raccolta differenziata da affidare a Cooperative Sociali. In questo modo si creerebbero nuovi posti di lavoro a favore delle fasce più deboli ed i lavoratori che oggi sono impiegati per questo servizio (16 a fronte dei 30 necessari secondo Savastano che, ricordiamo, è stato colui che ha progettato il servizio di raccolta differenziata attualmente utilizzato in città) andrebbero spostati ad altri servizi (riqualificazione quartieri, manutenzioni generiche, manutenzione strade e marciapiedi, acquedotti, riparazioni generali) dove c’è bisogno di nuove unità lavorative. I Consiglieri, inoltre, rispondendo al Primo Cittadino che in questi giorni ha affermato che non intende esternalizzare il servizio per evitare infiltrazioni mafiose, chiedono come mai altri tipi di servizi, come il verde pubblico, siano stati affidati a terzi senza imbattersi in questo tipo di pericoli ed invece per la raccolta differenziata sarebbe diverso.

– Acquisto beni gestione raccolta differenziata: si chiede l’azzeramento di spese per € 105.000 riguardanti attrezzature per la raccolta differenziata visto che tutta la città è ormai servita dal servizio.

– Spese per il mantenimento di ville, parchi e giardini: anche in questo caso i due esponenti chiedono l’azzeramento di tale capitolo in quanto ritenuto non necessario considerato l’esternalizzazione del servizio e considerando che le spese per la ditta che si occupa del servizio sono previste in altri capitoli.

– Fondo per la progettazione e realizzazione piano di viabilità urbana: Si richiede un fondo per la progettazione e realizzazione nel territorio di un piano di viabilità urbana (Isole pedonali, piste ciclabili, parcheggi …) in quanto quello esistente è ritenuto obsoleto e non rispondente alle esigenze di oggi della città.

– Fitti reali di immobili adibiti ad uffici comunali: I Consiglieri contestano il pagamento di € 20.000 di canone di affitto ad un privato per un deposito di documenti dell’Ufficio per l’ Impiego quando tali atti potrebbero essere spostati in un immobile di proprietà del Comune oppure in uno dei numerosi edifici confiscati alla mafia azzerando così questa spesa.

– Si richiede il taglio di altri € 140.000 previsti per discutibili e/o indefinite spese. Infine, al di fuori dell’emendamento, i due Consiglieri chiedono il motivo per cui la UBI BANCA abbia deciso di interrompere il servizio di Tesoreria, che al momento rimane prorogato fino a giugno, ed il perché il bando indetto è andato deserto. Essi ancora tendono a precisare, al di là di quanto affermato in questi giorni, che non hanno mai chiesto alcun azzeramento di giunta, ma che sono disposti a discutere all’ interno del PD il bilancio; proposta, a loro dire, non accettata da Bellofiore.