Crisi gruppo Gdm, Antonio Caridi si muove per trovare una via di uscita
redazione | Il 26, Mar 2011
Un tavolo al quale dovranno partecipare, in un’azione sinergica, le istituzioni, gli enti locali, l’azienda, i sindacati per individuare procedure che consentano, al di là della possibilità di accedere, ove ne ricorrano i presupposti, agli ammortizzatori sociali per i lavoratori, di lavorare per garantire stabilità e futuro all’azienda ed alle numerose unità che ruotano nell’indotto prodotto dalla GDM, mediante l’assunzione di azioni concertate
Crisi gruppo Gdm, Antonio Caridi si muove per trovare una via di uscita
Un tavolo al quale dovranno partecipare, in un’azione sinergica, le istituzioni, gli enti locali, l’azienda, i sindacati per individuare procedure che consentano, al di là della possibilità di accedere, ove ne ricorrano i presupposti, agli ammortizzatori sociali per i lavoratori, di lavorare per garantire stabilità e futuro all’azienda ed alle numerose unità che ruotano nell’indotto prodotto dalla GDM, mediante l’assunzione di azioni concertate
REGGIO CALABRIA – La grave crisi che ha colpito una delle realtà economiche più significative della provincia di Reggio Calabria e le prevedibili conseguenze dal punto di vista economico e sociale sono state, da subito, al centro dell’attenzione del governo regionale e costituiscono, di fatto, una priorità.
L’Assessore Regionale alle Attività Produttive Antonio Caridi, unitamente alla solidarietà personale ed istituzionale nei confronti di quanti sono coinvolti nella vicenda, informa che ha già mosso i primi passi per la ricerca di soluzioni adeguate rispetto al momento di crisi dell’azienda, che rischia di ridurre ulteriormente i livelli occupazionali del territorio reggino, già fortemente penalizzato.
In questa direzione l’Assessore Caridi ha già avviato gli opportuni contatti con S.E. il Prefetto di Reggio Calabria per l’istituzione di un tavolo formale di trattativa dal quale possano scaturire le possibili ipotesi di lavoro atte scongiurare l’irreversibilità della crisi.
Un tavolo al quale dovranno partecipare, in un’azione sinergica, le istituzioni, gli enti locali, l’azienda, i sindacati per individuare procedure che consentano, al di là della possibilità di accedere, ove ne ricorrano i presupposti, agli ammortizzatori sociali per i lavoratori, di lavorare per garantire stabilità e futuro all’azienda ed alle numerose unità che ruotano nell’indotto prodotto dalla GDM, mediante l’assunzione di azioni concertate.
In ogni caso i circa 700 lavoratori del gruppo, le loro famiglie, le ditte dell’indotto non saranno abbandonati alloro destino ma saranno oggetto della necessaria attenzione per scongiurare esiti nefasti, per il tessuto economico reggino, dallo stato di crisi che ha colpito
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