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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 11 DICEMBRE 2024

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Crisi politica a Catanzaro: Antonello Talerico attacca l’ipotesi di un accordo tra Donato e Fiorita In un momento di grande incertezza per il Comune di Catanzaro, Antonello Talerico, consigliere regionale di Forza Italia e leader del gruppo che ha recentemente abbandonato la maggioranza guidata dal sindaco

Crisi politica a Catanzaro: Antonello Talerico attacca l’ipotesi di un accordo tra Donato e Fiorita In un momento di grande incertezza per il Comune di Catanzaro, Antonello Talerico, consigliere regionale di Forza Italia e leader del gruppo che ha recentemente abbandonato la maggioranza guidata dal sindaco

| Il 07, Set 2024

In un momento di grande incertezza per il Comune di Catanzaro, Antonello Talerico, consigliere regionale di Forza Italia e leader del gruppo che ha recentemente abbandonato la maggioranza guidata dal sindaco Nicola Fiorita, ha rilasciato dichiarazioni pesanti sulla situazione politica in città e sull’eventualità di un accordo tra il sindaco e Valerio Donato, suo ex avversario al ballottaggio e attualmente in Azione.
Talerico ha criticato duramente la coerenza del centrosinistra, sottolineando la differenza di trattamento riservato a lui e al suo gruppo rispetto a quello di Azione. “Allora io ero un problema perché in Regione ero nel centrodestra con Forza Italia. Ma ora Azione, che in Regione è nel centrodestra insieme a Forza Italia, non è più un problema. Per salvare la poltrona si può fare un accordo”.
Le parole di Talerico sono cariche di sdegno, evidenziando come i consiglieri di Azione abbiano spesso criticato aspramente il sindaco, definendolo persino incapace. “I consiglieri del Gruppo Comunale di Azione hanno più volte definito il sindaco un incapace, giungendo ad affermazioni a tratti anche diffamatorie, con accuse di aver commesso atti illegali. Di fronte a queste offese, nessuno con dignità farebbe mai un accordo”.
Il consigliere regionale pone poi una riflessione sulla vera natura del tradimento politico a Catanzaro, affermando che non è l’uscita del suo gruppo dalla maggioranza a costituire il vero tradimento verso l’elettorato di Fiorita, ma piuttosto l’idea di un accordo con Donato, l’avversario al ballottaggio. “Il vero tradimento dell’elettorato che ha eletto Fiorita non è l’accordo con Talerico, che prima di votare al ballottaggio ha detto pubblicamente che appoggiava Fiorita. Il vero tradimento è fare un accordo con chi al ballottaggio era il vostro avversario”.
Talerico si spinge poi a definire paradossale l’ipotesi di un’amministrazione condivisa tra Fiorita e Donato. “Chi non voleva Fiorita ha votato Donato, e chi non voleva Donato ha votato Fiorita. Oggi, Fiorita e Donato pensano di amministrare insieme… Non so se si tratta di un commissariamento o di una spartizione”.
L’attacco di Talerico si fa ancora più duro quando accusa il sindaco di mancanza di coraggio, riferendosi all’azzeramento della Giunta come a un atto di “codardia”. “Avete parlato di coraggio? Io nell’azzeramento delle deleghe di giunta ci vedo invece codardia. Un atto gravissimo che scarica sugli assessori responsabilità che non hanno”. Secondo il consigliere di Forza Italia, il vero coraggio sarebbe stato ammettere gli errori politici e amministrativi senza riversarli sugli altri.
Talerico non risparmia critiche neppure sulla possibilità che Azione non accetti incarichi assessorili, affermando che dietro l’accordo ci sarebbero già delle persone pronte a ricoprire ruoli di rilievo. “L’affermazione che Azione non accetterebbe l’assessorato è altra falsità. Dietro l’accordo con Azione c’è un nome e un cognome da tempo. Addirittura, da sotto l’ombrellone c’era già chi se ne vantava…”.
In conclusione, Talerico prevede mesi difficili per la città di Catanzaro, ma lancia un messaggio di speranza per il futuro. “Credo che saranno mesi molto complicati… poi libereremo la città e il centrodestra compatto (finalmente) ritornerà a guidare il Comune”.
L’attacco di Antonello Talerico rappresenta un momento cruciale nella crisi politica che ha investito il Comune di Catanzaro, lasciando il futuro dell’amministrazione comunale più incerto che mai.