Crisi Porto Gioia Tauro, per il Pd locale la responsabilità è del commissario Agostinelli Il partito democratico gioiese critica il commissario della Autorità Portuale
Il partito democratico di Gioia Tauro segue con interesse e preoccupazione le vicende che stanno scuotendo l’HUB di Gioia Tauro a seguito del braccio di ferro tra MSC e MCT.
Le dichiarazioni rese dal commissario straordinario Agostinelli che impone una “necessaria e stringente verifica sulla sussistenza dei requisiti per il mantenimento del vigente assetto concessorio ed autorizzativo alla compagnia MCT”, sembrano esternazioni tardive che potrebbero stimolare ulteriori disaccordi nella gestione terminalistica durante un periodo di accesso dialogo tra compagnia di navigazione e il terminalista.
Se pur la Battistello ha eredito una concessione sproporzionata risalente al 1993, la stessa autorità portuale concesse al terminalista un supplemento di concessione nel 2003 con aspettativa di movimentazione di 4.500.000,00 di container all’anno, non comprendendo in lungimiranza quale fosse il ruolo di Gioia Tauro in un contesto internazionale di riassetti geopolitici ed economici, sbilanciati a favore di mercati orientali che giustificano ad oggi il fenomeno del gigantismo navale.
Gli scenari sono chiari.
Da una parte MSC sta abbassando le offerte, facendo leva sul volume delle navi in entrata e in uscita dal porto, fluttuando a piacimento le movimentazioni di unità di trasporto allo scopo di acquisire le quote di MCT.
Dall’altra parte MCT, che ha preteso ed ottenuto implementazioni strutturali dall’ APQ del 27 Luglio 2016 pur non palesando mai la volontà di investire seriamente sul porto, guarda con occhi interessati altre realtà ed al contempo attende offerte adeguate da MSC subendo lo strapotere della stessa compagnia di navigazione che gode di vantaggiose agevolazioni di spesa sulle movimentazione di sbarco ed imbarco dei container tanto da affollare le navi alla stazione piloti per dirottarle irragionevolmente in altri porti europei.
Ciò che rimane incomprensibile sono le tempistiche delle dichiarazioni di un commissario straordinario dell’autority, a volte silente, che intimidisce MCT minacciando di revocare le concessioni pur sapendo che potrebbe abrogare solamente l’assetto concessorio del 2003.
Speriamo che le esternazioni di Agostinelli non fomentino le parti, aprendo scenari inquietanti con MCT (senza MSC nonostante sia azionista) che gode per altri 25 anni di ampie banchine per movimentare poco più di 500.000,00 teus’s da piccole linee di navigazione.
Esortiamo le parti interessate a fare chiarezza sulle loro reali intenzioni, tranquillizzando un territorio che aspetta riscatto sociale che transiti attraverso la tanto attesa ZES, che rappresenta la vera occasione di sviluppo gioiese e la possibilità di trasformare l’Hub di transhipmet in un porto gateway dotato di servizi logistici di un interporto, futuro ambito di agevolazioni fiscali ed investimenti con importanti incrementi occupazionali.
Il circolo PD di Gioia Tauro