Criticità sanità Calabria, l’urlo di rabbia in piazza della Fil Alla manifestazione presenti anche numerosi cittadini che si sono uniti al coro di protesta contro lo sfascio del sistema sanitario regionale
La manifestazione di ieri della FIL sulla Sanità Calabrese ha visto presenti tutti i componenti della Segreteria provinciale e regionale (il dott. Alfredo Curia, la dott.ssa Laura Ammaturo, il Segretario Generale Giuseppe Martorano, il geom. Franco Barillà, il dott. Sergio Marino, il sig. Giuseppe Leonardo), unitamente al responsabile CONFAEL Antonino Calabrò; era presente anche una delegazione della CooLap, operatori dell’area psichiatrica, rappresentati dal responsabile sig. Giuseppe Foti. Non è mancato l’appoggio di una nutrita schiera di cittadini che si sono uniti al coro di protesta contro lo sfascio del sistema sanitario regionale e provinciale. A conclusione, un breve incontro in Prefettura, dove una delegazione del sindacato è stata ricevuta dal Capo di Gabinetto dott.ssa Adorno, non ha certo risolto i problemi dei lavoratori o dei cittadini ma, indubbiamente, un risultato è stato ottenuto: riportare al centro del dibattito sulla sanità le necessità dei cittadini e dei lavoratori, sempre più spesso sacrificate da interessi di natura politica.
A margine registriamo infatti gli interventi dell’ex Commissario Scura, che dopo aver fallito su tutti i fronti e aver contribuito a “smantellare” quanto di buono era da salvare, attacca oggi il neo Commissario Cotticelli agitando, peraltro, molti dei temi e delle criticità da noi ampiamente segnalate e sulle quali non ha mai aperto ad un confronto serio e funzionale. A fargli eco anche la lettera del Governatore della Calabria, Mario Oliverio, indirizzata al neo Ministro Roberto Speranza, nella quale prende atto dell’emergenza che si sta profilando all’orizzonte in merito alla mancanza di personale capace di assicurare i livelli minimi di assistenza al cittadino.
Noi della FIL ribadiamo con forza che le istanze politiche e le beghe amministrative devono cedere il passo davanti ai bisogni dei cittadini; per questo diciamo basta a Dirigenti e Commissari incapaci. La nostra protesta non si fermerà certo qui: sulle mancanze verso i dipendenti (buoni pasto, produttività etc) interesseremo da subito il nostro ufficio legale; su quelle verso i cittadini, che non hanno accesso a cure adeguate, non riuscendo ad avere risposte concrete dalle autorità locali, ci rivolgeremo direttamente al Governo.