Criticità sanità nel reggino, Nicolò attacca Scura Le parole del consigliere regionale di Fratelli d'Italia: "Preoccupazione sullo stato dei servizi"
“Talune affermazioni del Commissario Scura nel corso dell’audizione tenutasi in Commissione Sanità hanno provocato in chi le ha ascoltate, preoccupazione e sbigottimento, soprattutto in relazione allo stato dei servizi sul territorio della provincia di Reggio Calabria.” E’ quanto afferma in una dichiarazione il consigliere regionale Alessandro Nicolò (FdI).
Lascia davvero stupiti che ancora oggi, come nella peggiore pubblicistica che vede la Calabria sempre in ultima posizione nelle classifiche statistiche, apprendere dalla viva voce dell’ing. Scura la gravissima situazione in cui versano macchinari e strutture sanitarie del reggino. E’ emerso nell’intervento del Commissario alla Sanità, la drammaticità del servizio di radiologia a Gioia Tauro, Polistena e Locri che, a dire di Scura, è di fatto inesistente a causa delle frequentissime interruzioni dovute ai guasti dei tomografi, senza che, peraltro, nessun controllo o misura di prevenzione sia stata posta in essere dall’Asp e dalle direzioni sanitarie interessate.
Scura, invece di tagliare linearmente l’acquisto delle prestazioni dei privati convenzionati con censure del 40% rispetto allo scorso anno, dovrebbe esercitare la sua azione di controllo sulla qualità dei servizi sul territorio che impediscono alle persone di curarsi a casa propria e non dovere emigrare. Gli argomenti che egli ha usato, con inusitata caparbietà, per giustificare il taglio degli acquisti per esami di laboratorio e prestazioni specialistiche dai privati convenzionati, in taluni aspetti rasentano il puro cinismo e non tengono in alcun conto, a causa della depauperazione dei servizi sul territorio, del sovraccarico sulle aziende ospedaliere alle quali, invece, dovrebbero rivolgersi i pazienti in stato acuto.
Da qui – evidenzia l’On. Nicolò – appare in tutta chiarezza il ruolo importante e positivo di complementarietà e di sussidiarietà dei laboratori convenzionati, ed a prezzi calmierati, senza cui sarebbe davvero impossibile persino misurarsi il valore del tasso glicemico. Il Commissario Scura e il centrosinistra dunque, non possono continuare a lasciare la sanità di Reggio e della sua provincia nello stato in cui si trova, anche per causa loro e come è emerso nel dibattito ieri, per le liti continue, di cui ai calabresi ed ai reggini in particolare nulla o poco importa. Scura eviti almeno di pigiare l’acceleratore della polemica contro Reggio e le sue strutture provvedendo, invece, e senza aspettare riscontri a lettere da lui inviate dodici mesi fa al commissario dell’Asp di Reggio Calabria, ed ancora senza risposte, a chiedere conto al presidente Oliverio dell’operato dei suoi manager che finora non hanno prodotto granché, fatta salva qualche struttura di eccellenza come la cardiochirurgia di Reggio Calabria già decisa da oltre dieci anni e avviata la scorsa legislatura regionale”.