Crosia, la fermata del regionale 3721 non sarà soppressa Proficuo l'intervento del sindaco Russo in Regione. Ora si attende ufficialità da Rfi
Soppressione fermata 6.30 di Mirto-Crosia del Regionale 3721 Sibari-Catanzaro Lido. La Regione Calabria accoglie le istanze dei sindaci della Valle del Trionto e interviene presso Trenitalia, che accetta la proposta di inserimento della fermata presso la stazione di Mirto-Crosia anche nella nuova linea che prevede, per la stessa tratta, un treno a scorrimento veloce. A questo punto sarà la Rete Ferroviaria Italiana (RFI) a dover provvedere all’innesto della fermata, confermando ufficialmente la notizia.
È quanto rende noto il Sindaco Antonio Russo che ieri (lunedì 15 dicembre) si è recato a Catanzaro per discutere della questione con il dirigente regionale del Dipartimento Trasporti e Infrastrutture, Giuseppe Pavone. Il Primo Cittadino, a seguito del tavolo tecnico convocato lo scorso mercoledì 3 dicembre 2014, al quale hanno partecipato i sindaci del medio-basso Jonio cosentino e della Valle del Trionto, presso la Delegazione comunale di Mirto, si è fatto portavoce delle istanze dei territori.
Sono soddisfatto – dichiara Russo – di questo risultato di cui attendiamo, ovviamente, conferma ufficiale. Un esito che, se, come pensiamo, dovesse avere riscontro positivo, sarà solo grazie all’unione ed alla compattezza che abbiamo dimostrato insieme ai colleghi di Longobucco, Caloveto, Bocchigliero, Cropalati e Calopezzati, al coinvolgimento dei neo consiglieri regionali, riferimento del territorio, Giuseppe Graziano e Mimmo Bevacqua, ed allo stesso presidente Mario Oliverio, che si è dimostrato sensibile alla tematica. Quell’unione – continua – che forse è sempre mancata tra i Comuni di questo comprensorio, a favore di sciocchi campanilismi che, per fortuna, nell’ultimo periodo si stanno mettendo da parte e dissolvendo. Ma soprattutto una incapacità di intesa tra le diverse forze politiche che nelle cause serie ed importanti come la Sanità, i Trasporti e la Giustizia dovrebbero spogliarsi di ogni cieco ideologismo. Non è utile cercare primogeniture o meriti personali, è essenziale, invece, fare squadra per giungere insieme al bene comune. Probabilmente, forse proprio per alcuni atteggiamenti politici divisori, questo territorio finora non ha mai vinto le grandi battaglie! Serve una presa di coscienza. Bisogna invertire la rotta. Lo dobbiamo ai Comuni ed ai cittadini che amministriamo. Auspico – conclude Russo – che nello stesso modo in cui abbiamo condotto questa piccola ma utile battaglia, si possa continuare a combattere per restituire dignità e tutelare i diritti a quest’area ionica per troppo tempo dimenticata dalla politica a tutti i livelli.
Ora si attendono riscontri ufficiali da parte di Trenitalia, che ha già provveduto ad inoltrare la richiesta a Rete ferroviaria italiana.