Crotone, Corrado (M5S) replica ad assessore De Luca Tiene ancora banco la vicenda del progetto “Antica Kroton”
Riceviamo e pubblichiamo
Not to do or to do something else, that is the question…
Al netto della crisi d’identità che l’assessore comunale alla figherìa (citazione) ha voluto condividere con i Crotonesi, materia per specialisti, devo ricordare al suddetto che le mie competenze, ragione stessa per la quale il M5S mi chiese di candidarmi, sono, è bene che si rassegni, certificate, e riguardano proprio il settore della ricerca archeologica. Se chiede ai suoi assistenti di leggere in rete il mio curriculum, quelli se ne convinceranno e lo faranno edotto al riguardo.
Quanto a Cassandra, i suggeritori di quel paragone non gli hanno detto, evidentemente, che la sacerdotessa di Apollo cantata da Omero è celebre perché, non creduta dai suoi, aveva però ogni ragione di invitarli alla prudenza. Lo stesso vale per un altro sacerdote ugualmente famoso: quel Laoocoonte che nell’Eneide virgiliana pronuncia il profetico Timeo Danaos et dona ferentes. I fatti dimostrarono che entrambi avevano previsto un gravissimo pericolo per la comunità e l’avevano segnalato quando ancora si sarebbe potuto evitare il peggio. Un paragone così aulico e azzeccato mi onora, dunque, anche se mi auguro di non fare la stessa fine della sfortunata principessa dell’Iliade e soprattutto auspico che il destino di distruzione totale subito dalla città di Ilo non tocchi anche ai ruderi di Kroton.
La vicenda del progetto “Antica Kroton” dura da quasi dieci anni, come la guerra di Troia, e come quella, dopo un lungo stallo, conosce ora un’accelerazione che sarà determinante per il suo esito ultimo, niente affatto scontato. Preso atto, però, che il De Luca vuole imprimere una svolta bellica alla faccenda, chiederò innanzi tutto l’accesso agli atti per conoscere una per una le schede prodotte dal Comune e dal Ministero, in modo da condividere con la cittadinanza le singole scelte fin qui tenute rigorosamente nascoste ai Crotonesi ma, apprendo oggi, condivise con un docente di Etruscologia dell’Università di Lecce – qual è mai il nesso Crotone-Lecce? – oltre che, come mi disse più volte il Sindaco nei mesi scorsi riferendosi alle schede elaborate dai tecnici (fantasma) afferenti al Comune, la cui identità è più segreta del nome segreto di Roma, “condivise con il Procuratore”. A garanzia di cosa? Me lo chiedo tuttora.
Quanto all’archeologo (anch’esso segreto) che avrebbe spiegato al De Luca come si impedisce all’acqua piovana di ristagnare nelle terme scavate a Capo Colonna da Paolo Orsi, il collega ha evidentemente omesso di rappresentargli che si tratta di un edificio romano, non magno-greco, e che il promontorio Lacinio ha caratteri geo-pedologici del tutto diversi dal sito urbano di Kroton. Né il fosso citatogli dall’ing. Germinara è in grado di assolvere alla funzione richiesta, come alcuni ormai celebri allagamenti del’area demaniale da bonificare hanno dimostrato negli anni.
Lo stesso Assessore oggi arso da sete di conoscenza avrebbe potuto acculturarsi nel merito presenziando, ad esempio, sabato 23 giugno, al convegno organizzato dai Lions per mettere i Crotonesi nella condizione di distinguere (presenti tra i relatori il funzionario archeologo della Soprintendenza che segue “Antica Kroton” e due professori del CNR IBAM), quando si parli di antica Kroton, la moneta buona da quella farlocca. E oggi, sabato 30, avrebbe potuto apprendere cos’è un monitoraggio civico degli appalti pubblici e quali vantaggi questa pratica garantisca, sul piano della trasparenza e della tutela della legalità, se applicata al settore dei beni culturali.
Ha preferito a questi incontri partecipati i tavoli tecnici Regione-Comune-Ministero ma l’onta di non esservi ammesso deve averne ferito profondamente l’amor proprio. Se però crede di rivalersi sul fronte della comunicazione, raccattando qua e là pettegolezzi e informazioni mal riportate (o mal comprese), difficilmente avrà soddisfazioni. Mi accusa di parteggiare per il “non fare”, mentre io sono da sempre per il “fare altro” rispetto a ciò che i suoi grigi suggeritori propongono. Fare altro non per spirito di contraddizione ma in base ad una valutazione tecnica e dunque oggettiva dei pro e dei contro. E i contro, fin qui, con buona pace di tutti i leccesi, formano quasi il totale.