Cura del territorio, il consigliere delegato Giuseppe Marino: “Comparto agricolo motore della ripresa” Il consigliere metropolitano guarda al rilancio delle attività produttive di settore e ad una nuova strategia per la formazione professionale
“Viviamo una fase di grande prospettiva e ricca di opportunità. E’ questo il momento in cui far partire un piano di sviluppo rurale che può trovare copertura nel Recovery, nel quadro degli indirizzi sulla sostenibilità ambientale, la cura del territorio e il contrasto allo spopolamento dei territori”. Di questo si dice convinto il consigliere metropolitano con deleghe, fra le altre cose, su Agricoltura, Demanio Idrico e fluviale, Pianificazione del Territorio e Formazione Professionale, Giuseppe Marino che aggiunge: “Le fiumare, storicamente, rappresentano i percorsi di vita più autentici della nostra terra, in cui i nostri antenati hanno costruito borghi e avviato attività produttive. Purtroppo negli ultimi sessant’anni sono state abbandonate all’incuria e al degrado. Oggi queste risorse naturali devono essere recuperate quali arterie vitali del territorio attraverso gli strumenti normativi di cui disponiamo. Penso alla legge regionale sui contratti di fiume e all’ottimo percorso avviato dal mio predecessore, Nucera, per la sottoscrizione di una serie di intese su importanti fiumare del territorio metropolitano. Da qui ripartiamo, nel quadro di una strategia di intervento che prevede il recupero idraulico di questi luoghi ma anche dei siti storici, dei borghi, di alcune tecniche costruttive tradizionali come i muri a secco e il rilancio delle produzioni agricole lungo i corsi fluviali”.
L’agricoltura è la cura migliore per il territorio e il comparto agricolo può trainare la ripresa economica e occupazionale. “Mi sto confrontando costantemente con gli imprenditori e le tante realtà produttive del territorio metropolitano. Un mondo che vive una poderosa fase di spinta e di ritorno alla terra”.
La Città metropolitana non ha deleghe piene su questo settore ma, evidenza Marino, “abbiamo avviato una fase di ascolto, al fianco dei sindacati e delle associazioni di categoria, per concertare azioni e percorsi di crescita”.
Ci sono poi autentiche eccellenze come l’apicoltura “che la gelata dell’aprile scorso ha gravemente danneggiato insieme alle produzioni di frutta e verdura. Al riguardo il Consiglio metropolitano ha approvato una mozione a sostegno del comparto e inoltre gli uffici hanno già avviato le procedure per l’erogazione dei ristori. Dialogo costante anche con Regione e il ministero per le Politiche agricole”.
Nella strategia metropolitana un posto di primo piano è occupato dalla formazione professionale. “Lavoriamo per l’attivazione di nuovi corsi che si connettano con i bisogni del territorio”, spiega Marino, “pensiamo alla meccatronica che guarda alle nuove sfide dei mercati e dopo tanto tempo torneremo a formare operatori per l’agricoltura come potatori e innestatori cioè quelle figure che le aziende ci chiedono. Ma guardiamo anche alla figura di operaio specializzato nella costruzioni di muri a secco, arte antica di grandissimo rilievo e che può restituire bellezza e sicurezza al nostro territorio. Prendersi cura della propria terra – conclude Marino – deve tornare ad essere motivo di orgoglio, a cominciare dai giovani”.