“Cura del verde a Rende è una questione di famiglia” Miceli (M5s) si scaglia contro l'arroganza del potere
Rende – A Rende la cura del verde è una questione di famiglia. Non era bastata la nomina di un avvocato dello studio Manna al Comune di Rende per la relazione legale sullo stato dei procedimenti. Con la nomina del padre dell’assessore Vittorio Toscano, in quota Ncd, si è veramente passato il segno. Si è oltrepassato il punto di non ritorno nella qualità della politica cittadina.
Una nomina, quella del padre di Toscano, seppure a titolo gratuito, basata sul nulla. Non una manifestazione di interesse, non un bando, non un avviso pubblico sul sito del Comune atto a cercare professionisti che potessero dedicare tempo alla materia. Niente di tutto ciò. È questa la trasparenza tanto decantata dal sindaco Marcello Manna sia in tempi di campagna elettorale, che una volta eletto ad occupare la massima poltrona di quel palazzo trasparente che con questo esecutivo sta conoscendo solo massima opacità?
Il nome del padre di Toscano non compare neanche tra le liste dei professionisti dell’ente. Da dove è uscita allora questa consulenza? E come faceva il padre di Toscano a sapere che al Comune di Rende cercavano proprio una figura del genere? La risposta non è difficile e merita un approfondimento che trova fondamento in quel concetto di familismo amorale che possiamo rintracciare alla base dell’arretramento sociale ed economico della nostra città.
Come Movimento 5 Stelle siamo sempre stati contrari alle consulenze gratuite nella pubblica amministrazione, che pure abbondano al Comune di Rende. Il lavoro va pagato sempre e in maniera equa. E se non lo si paga, i cittadini potrebbero diventare sospettosi.
Avevamo già chiesto le dimissioni dell’assessore Toscano lo scorso anno. E non ci eravamo sbagliati. Ma non possiamo fermarci a Toscano perché qua la responsabilità di questa nomina è di tutta una classe politica, della maggioranza di centro destra, Ncd in primis, e del primo cittadino e della Giunta tecnica, che poi tanto tecnica non è mai stata, che gli hanno permesso tanto.
Questa nomina è l’ennesimo schiaffo ai giovani e meno giovani professionisti del nostro territorio. Di quelli che non hanno un santo in paradiso e che si oppongono all’arroganza del potere che si manifesta nelle modalità più becere.