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TAURIANOVA (RC), SABATO 09 NOVEMBRE 2024

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Cuzzupi (Ugl), “al ministro Valditara la nostra solidarietà” Nessuna ragione giustifica il fomentare la violenza!

Cuzzupi (Ugl), “al ministro Valditara la nostra solidarietà” Nessuna ragione giustifica il fomentare la violenza!

| Il 13, Set 2024

“Prendiamo tristemente atto di certe esternazioni preoccupanti e pericolose che hanno avuto come obiettivo il Ministro Valditara alla Festa Nazionale di Alleanza Verdi-Sinistra da parte del prof. Raimo.
Di fronte a certe affermazioni si rimane non solo profondamente scossi ma anche esterrefatti e delusi. Esterrefatti perché rivolte a chi, comunque mette la sua vita al servizio delle istituzioni. Esterrefatti in quanto non vi sono, né vi possono essere, giustificazioni di sorta all’incitamento alla violenza soprattutto se chi ne è artefice dovrebbe, egli stesso, rappresentare un esempio per le nuove generazioni.
La scuola, in ogni sua componente deve sempre offrire ai giovani e al Paese un’immagine equilibrata e sana. Qui siamo di fronte a un deleterio esempio che rischia di fomentare azioni violente, intimidatorie e incitanti all’odio personale. Al Ministro Valditara va la nostra più completa, assoluta e convinta solidarietà”.
La reazione di Ornella Cuzzupi, Segretario Nazionale UGL Scuola, a quanto accaduto alla Festa Nazionale di AVS è ferma e preoccupata.
“Certi stupidi e deleteri atteggiamenti rischiano di esaltare eventuali frange che ancora possono richiamarsi a pericolose derive autoritarie e violente. La difesa delle istituzioni, della Repubblica e dei suoi operatori sono elementi sui quali non si deve transigere. In modo particolare quando si tratta dell’istituzione scolastica tesa a forgiare gli uomini del domani e, quindi, l’humus sul quale basare la nostra società. La stessa lotta politica deve rimanere negli ambiti e nel perimetro dettato dalla democrazia. Ogni scantonamento, anche quello che vorrebbe essere solo dialettico o paradossale, è un rischio di portata inusitata e dai risvolti inquieti. Un rischio che il Paese non può né deve correre”.