Da 20 anni attendono l’autorizzazione per poter edificare sui terreni di proprietà
redazione | Il 03, Ott 2012
Lo strano caso di lentezza burocratica accaduto a Briatico
di ROSARIA MARRELLA
Da 20 anni attendono l’autorizzazione per poter edificare sui terreni di proprietà
Lo strano caso di lentezza burocratica accaduto a Briatico
di Rosaria Marrella
Briatico – C’è chi dopo vent’anni usucapisce e chi, invece, patisce. Alla base del dissapore di oltre 20 famiglie di Briatico, ci sono il rimpallo di responsabilità e la lentezza burocratica: portavoce della loro istanza sono Vincenzo Ronzino, Francesca Giustiniano e Giacomo Alessandria i quali hanno spiegato: <<Venti anni fa abbiamo acquistato alcuni terreni edificabili ma, ancora oggi la pratica non si è ultimata, poichè qualche mese più tardi dall’acquisto è venuto a mancare il proprietario>>. L’acquisto di alcuni lotti edificabili avvenne con l’allora proprietario, un marchese che possedeva gran parte dei terreni di Briatico; quest’ultimo <<stava ultimando i lavori di urbanizzazione, a seguito di una convenzione stipulata con il Comune ed aveva già dato la fideiussione. Alla sua morte, qualche mese dopo, per noi è iniziato il calvario: pur continuando a pagare prima l’Ici ed ora l’Imu, non siamo ancora proprietari del bene immobile>>. Da allora, riferiscono, si sono rivolti alle varie amministrazioni che si sono via via avvicendate ed al relativo ufficio tecnico <<ci hanno sempre confortati con belle parole circa la risoluzione del problema ma, nulla di fatto è ancora avvenuto. Avevano altresì garantito di risolvere la faccenda con gli eredi del marchese che a loro volta, non hanno mai manifestato l’intenzione di ultimare le attività avviate dal genitore. Ad oggi – hanno puntualizzato i diretti interessati – il Comune è commissariato e si sta ripetendo il consueto “scaricabarile”>>. Sostanzialmente, esiste una sentenza del Tribunale affinchè gli eredi ultimino i lavori e, tra l’altro, il loro ricorso al Tar è stato rigettato. Dunque, c’è un contenzioso ancora aperto tra il Comune e gli eredi <<che nessuno vuol risolvere. Si trascinano le chiacchiere e noi rischiamo di pagare l’Imu ancora chissà per quanto tempo, abbandonati da chi dovrebbe risolvere il problema>>. Da vent’anni attendono l’autorizzazione per poter edificare sui terreni incriminati <<e, assistiamo impotenti davanti a chi si palleggia le responsabilità, a nostro discapito. E’ uno scandalo che va avanti da vent’anni e, adesso vogliamo rivolgerci al Prefetto, Michele Di Bari, che rappresenta lo Stato e può intercedere per noi, richiamando al dovere anche i commissari prefettizi che reggono le sorti del Comune; quando qualcuno delle famiglie interessate si reca al Comune a chiedere notizie, o non sono ascoltati perchè gli “addetti ai lavori” sono indaffarati, o vengono quasi commiserati e considerati degli scocciatori. Insomma, a chi dobbiamo rivolgerci per un aiuto concreto? Un tempo c’era il Comitato regionale di controllo (Coreco) ma è stato abolito, ora l’unica possibilità è che intervenga sua eccellenza il Prefetto>>. Del resto, la situazione che si è creata impedisce di fatto anche lo sviluppo del paese, poichè l’area interessata è stata bloccata per un ventennio.