“Da Cosenza patto per salvaguardia unità nazionale” Lo ha dichiarato il consigliere Bevacqua nell'incontro organizzato da Zonadem
“È una cosa di cui si parla poco, ma sta accadendo ora e potrebbe pregiudicare il futuro dell’intero Meridione”. Così il consigliere Bevacqua in una gremita Sala degli Specchi della Provincia di Cosenza, dove si è tenuto ieri pomeriggio un incontro organizzato da Zonadem, avente ad oggetto i rischi potenziali del regionalismo differenziato, soprattutto alla luce dell’interlocuzione in corso da parte di Lombardia e Veneto con il Governo nazionale, a seguito dei due referendum consultivi tenutisi lo scorso anno. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Iacucci e l’introduzione della coordinatrice dei lavori, avv. Titti Scorza, l’assessore provinciale Francesco Gervasi ha avviato l’approfondimento dei temi, sottolineando l’irricevibilità della richiesta veneta e lombarda di trattenere sui rispettivi territori i 9/10 dell’imposizione fiscale.
A seguire, sono intervenuti Fabiano Amati e Mario Casillo, consiglieri regionali rispettivamente di Puglia e Campania, e i presidenti dei Consigli regionali di Calabria e Basilicata, Nicola Irto e Vito Santarsiero, i quali, manifestando la loro piena adesione allo spirito e al merito dell’iniziativa, hanno puntualmente ribadito la volontà del Mezzogiorno di essere protagonista e la necessità di avere gli strumenti normativi e finanziari per consentire alle regioni meridionali di competere ad armi in una prospettiva di crescita reale e in un contesto nazionale ed europeo sempre più e meglio coeso. Prendendo la parola, il consigliere Bevacqua, fondatore e responsabile regionale di Zonadem, ha ringraziato i rappresentanti istituzionali che hanno accettato l’invito e ha lanciato la proposta di costruire una rete fra gli amministratori del Mezzogiorno capace di costituirsi in piattaforma programmatica che difenda e rafforzi i valori costituzionali fondamentali dell’unità giuridica ed economica del Paese.
Al termine dell’incontro, i rappresentanti della quattro Regioni presenti si sono impegnati a sottoscrivere un manifesto comune per la salvaguardia dell’unità nazionale, finalizzato a creare un fronte unico di tutte le regioni a statuto ordinario del meridione che abbia, come cardini fondamentali: la fissazione e la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale; la leale collaborazione e solidarietà fra le Regioni; la salvaguardia dei trasferimenti finanziari a fini perequativi.