D’Agostino spegne polemiche su osservatorio metropolitano I 33 sindaci della Piana puntano ad ottenere con certezza matematica più eletti possibile in seno al consiglio metropolitano
Appare ormai chiaro e lampante che tutti i tentativi messi in atto in questi ultimi mesi, da varie marionette, avevano ed hanno un unico filo conduttore, delegittimare l’operato di un’amministrazione guidata sino ad ora, e per i prossimi mesi, in maniera sapiente ed oculata dal Presidente Giuseppe Raffa, alcuni episodi infatti non avevano e non hanno spiegazione logica e razionale se non quella di denigrare infangare e gettare ombre sull’operato della stessa.
Da ultimo con la nascita dell’osservatorio metropolitano che sicuramente non appartiene al Presidente Raffa e alla sua giunta, per come strumentalmente alcune testate giornalistiche hanno voluto diffondere. L’iniziativa, è bene ribadirlo ancora, è stata posta in essere dalla presidenza del consiglio provinciale dopo averne discusso con i capigruppo e in seguito regolarmente approvata in aula dal Consiglio Provinciale nell’adunanza del 26/05/2016 e sicuramente non da altri organismi.
Tale iniziativa anziché essere accolta con plauso, in quanto strumento totalmente gratuito ed utile a servizio della collettività, ha ingenerato nervosismo e scompostezza in alcuni consiglieri comunali della città di Reggio Calabria. Voglio solo precisare che L’iniziativa di che trattasi è stata posta in essere in tutte le città metropolitane, come ad esempio quella di Milano, dove il Presidente del Consiglio Provinciale dott. Dapei Bruno ha avuto l’incarico di Direttore Generale dell’osservatorio metropolitano.
Di contro nella Provincia di Reggio Calabria costituire un’associazione che si occupi (tra l’altro gratuitamente) di una riforma così complessa e importante per la nostra comunità “politica”, diventa un colpo di stato.
Alla luce della notizia apparsa su un noto social network, con la quale si annuncia l’indizione delle elezioni per il consiglio metropolitano per il prossimo 7 Agosto di conseguenza entro il 18 luglio per come dispongono le circolari ministeriali e cioe’ dal ventesimo al ventunesimo giorno antecedente la data delle elezioni vanno presentate le liste elettorali le quali dovranno pervenire sottoscritte da circa 58-60 amministratori che a loro volta non potranno sottoscrivere altre liste.
Alla luce di ciò posso asserire ancor di più la necessità di spiegare che i territori rischiano di rimanere senza rappresentanza politica, in quanto la nuova legge non prevede che nel consiglio metropolitano vi sia rappresentato in maniera omogenea (collegi) tutto il territorio della provincia come era per legge il Consiglio Provinciale.
Ma sarà un elezione di secondo livello (solo amministratori comunali già in carica) tra l’altro con un voto ponderale, ciò significa che il corpo elettorale non avrà lo stesso peso, per fare un esempio il voto di un consigliere di Reggio Calabria peserà per 6 volte rispetto il voto di un consigliere comunale di Gioia Tauro e per 45 volte uno di Melicucca’.
Alla luce di tutto ciò dopo aver incontrato informalmente parecchi amministratori pianigiani, essendo stato nominato responsabile per conto dell’osservatorio metropolitano, ho suggerito che il passo indispensabile da fare e comporre una lista che nasca dai 33 comuni per poter ottenere con certezza matematica più eletti possibile in seno al consiglio metropolitano, mettendo da parte egoismi personali e respingendo con forza tutti coloro i quali non conoscendo i meccanismi di questa nuova legge, creano momenti di tensione inutile pur di far parlare di se’.
Dimostrando, in un momento così delicato della nostra società, che il bene comune prevale su TUTTO.
Il responsabile della Piana
D’Agostino Raffaele