Dalla tutela e valorizzazione della cultura nuovi posti di lavoro
redazione | Il 28, Apr 2011
Dalla tutela e valorizzazione della cultura nuovi posti di lavoro
Il vicecapogruppo dell’Udc Gianluca Gallo approva il piano Caligiuri
REGGIO CALABRIA – «Creare nuovi posti di lavoro, tutelando e valorizzando i beni culturali calabresi. Sembrava un’utopia, è invece divenuto un obiettivo a portata di mano, grazie alla programmazione della giunta regionale ed all’impegno, in particolare, dell’assessore Caligiuri».
Lo dice il vicecapogruppo consiliare regionale dell’Udc, Gianluca Gallo, commentando il piano integrato per il completamento dei beni culturali calabresi, presentato dall’assessore regionale alla cultura, Mario Caligiuri. «Va dato atto all’assessore Caligiuri ed alla giunta del presidente Scopelliti – commenta il numero due dello scudocrociato in Consiglio regionale – di aver ben operato e di aver tradotto in concretezza una legittima aspirazione della comunità calabrese: vedere finalmente valorizzate le proprie risorse storiche». Gli interventi in programma riguarderanno itinerari archeologici, edifici di pregio, castelli e fortificazioni, ma pure complessi carsici, come le grotte cassanesi di Sant’Angelo, destinatarie di un finanziamento di 800.000 euro. Ricorda Gallo: «Il piano prevede 35 azioni progettuali da portare a termine in altrettanti comuni, per una spesa di quasi 28 milioni di euro, cui dovrebbero seguire altri 16 milioni per la realizzazione di progetti strategici ed almeno 30 milioni per assicurare la fase gestionale. A conti fatti, un investimento capace di creare, secondo le prudenti stime dell’assessorato, 1.200 posti di lavoro».
Conclude il vicecapogruppo dell’Udc: «Come di tutta evidenza, si tratta di un risultato storico, che premia la lungimiranza e la capacità di programmazione della giunta e della maggioranza e, soprattutto, dell’assessore Caligiuri. Si è scritta una pagina nuova nel modo di intendere e sfruttare le ricchezze di cui la Calabria è ricca, seguendo criteri e metodologie innovative da trasformare ora in modello da seguire nel campo delle politiche di sviluppo del territorio».
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