Danisi (Anaepa), “Con fine superbonus allarme ribassi negli appalti pubblici” La fine del superbonus e dei conseguenti impegni lavorativi assunti dalle aziende con esso, comporterà un riversamento delle imprese edili negli appalti pubblici, invertendo il trend che da ormai 3 anni a questa parte portava le imprese a disertare gli appalti pubblici a favore dei lavori di superbonus
La fine del superbonus e dei conseguenti impegni lavorativi assunti dalle aziende con esso, comporterà un riversamento delle imprese edili negli appalti pubblici, invertendo il trend che da ormai 3 anni a questa parte portava le imprese a disertare gli appalti pubblici a favore dei lavori di superbonus.
I numeri dello scorso anno sono inequivocabili: 1274 appalti pubblici sono andati deserti o comunque senza un aggiudicatario, questo per via della scarsa manodopera o per via dei prezzi a volte obsoleti, specie in questo periodo di forte inflazione, utilizzati dalle varie amministrazioni che conseguentemente hanno portato le imprese a scegliere i lavori di superbonus.
La fine di questo comporterà un enorme ammanco di lavoro per le imprese che si ritroveranno a licenziare personale ed a riversarsi negli appalti pubblici creando un allarme ribassi negli appalti, che pur essendo già presente da anni, aumenterà in modo esponenziale ed ancor più pericoloso.
Non di rado i ribassi superano il 30% sfiorando il 35%, con delle conseguenze gravissime sulle imprese stesse che per superficialità o disperazione si aggiudicano l’appalto, di riflesso a subire gravi danni è anche il territorio che si ritrova a dover gestire l’ennesima opera incompiuta.
In vista dei nuovi appalti che si genereranno con i fondi del PNRR urge necessariamente cambiare le norme sulle offerte, inserendo una seria verifica dell’anomalia dell’offerta, che non si soffermi solo a chi è andato oltre la soglia di anomalia ma che vada ad appurare anche l’offerta aggiudicataria dell’opera, in quanto molto spesso, se non sempre, la variazione tra l’offerta anomala e quella aggiudicataria è differente di solo qualche decimo di percentuale.
Il PNRR potrà essere un importante volano di crescita per i nostri territori e per le imprese che vi operano, ma solo dando un taglio netto ai vecchi modi di fare riusciremo a concretizzare questa opportunità, facendo crescere il nostro territorio sia dal punto di vista funzionale ed architettonico, sia punto di vista occupazionale.
L’anaepa di concerto con gli altri attori che compongono il consiglio della Cassa Edile, terrà sempre gli occhi puntati su questi temi, avendo ben presente che la crescita delle imprese, del livello occupazionale e del decoro della nostra città passa anche e soprattutto mettendo in campo nuovi modelli di innovazione burocratica.
Dott. Francesco Danisi ANAEPA (Associazione Nazionale Artigiani dell’edilizia) Componente Comitato di Gestione Cassa Edile di Reggio Calabria