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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 27 NOVEMBRE 2024

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Danneggiamenti e furti sui terreni della coop Valle Marro Persone non identificate hanno compiuto furti e danneggiamenti, per migliaia di euro, in alcuni terreni confiscati alla 'ndrangheta a Gioia Tauro e gestiti dalla cooperativa Valle del Marro. Tanti gli attestati di solidarietà - GUARDA IL SERVIZIO

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GIOIA TAURO – Persone non identificate hanno compiuto furti e danneggiamenti, per migliaia di euro, in alcuni terreni confiscati alla ‘ndrangheta a Gioia Tauro e gestiti dalla cooperativa Valle del Marro. In un agrumeto di otto ettari impiantato in contrada Sovereto ignoti, dopo aver forzato un cancello, hanno tranciato di netto i tubi dell’impianto di irrigazione portando via il motore e il quadro elettrico che servivano a pompare acqua da un pozzo per irrigazione. Stessa cosa è accaduta in un impianto di kiwi sempre in contrada Sovereto mentre il terzo danneggiamento, scoperto stamani, è stato portato a termine con il furto di un motore. Anche in questa circostanza è stato manomesso l’impianto di irrigazione. Per tali colture, hanno spiegato i responsabili della coop, fondata nel 2004 da don Pino Demasi referente di Libera nella Piana di Gioia Tauro, soprattutto in questo periodo, l’acqua è vitale. Massima attenzione delle Procure di Reggio e di Palmi e dal prefetto Michele Di Bari.

AVVISO PUBBLICO

Negli ultimi giorni la Cooperativa sociale Valle del Marro – Libera Terra, che coltiva i terreni confiscati alla criminalità organizzata nella Piana di Gioia Tauro, ha subito diversi sabotaggi contro gli impianti di irrigazione. Segnali precisi, mirati e ravvicinati nel tempo, che lasciano pensare che ci sia una chiara volontà di danneggiare il lavoro sin qui svolto e il prossimo raccolto, nonché di scoraggiare l’impegno dei ragazzi che quotidianamente si impegnano per il riutilizzo sociale dei beni confiscati, dimostrando concretamente che sconfiggere la ‘ndrangheta e le mafie è possibile. Per questo è fondamentale non lasciare soli coloro che operano nella Cooperativa Valle del Marro, occorre reagire tempestivamente, aiutandoli nel più breve tempo possibile a riacquistare il necessario per portare avanti il raccolto. Come Avviso Pubblico, così come abbiamo già fatto in passato, continueremo a stare al loro fianco denunciando i continui soprusi e sostenendo con ogni mezzo possibile i giovani della Cooperativa che, nonostante gli innumerevoli atti intimidatori, continuano a gestire coraggiosamente questi terreni. “Da anni ormai, gli amici della Valle del Marro costruiscono percorsi di legalità e di libertà con il loro impegno quotidiano, restituendo alla comunità l’orgoglio di vivere nella Piana di Gioia Tauro”, ha dichiarato la Vicepresidente di Avviso Pubblico nonché Coordinatrice regionale Maria Antonietta Sacco, consigliera comunale di Carlopoli. “Pertanto oggi più di ieri esprimiamo la nostra vicinanza e la nostra solidarietà a Domenico Fazzari, a Sergio Casadonte, a tutti i ragazzi della Cooperativa e a Don Pino Demasi che li accompagna in questo cammino. A loro chiediamo di andare avanti e di continuare a trasformare tanti altri terreni abbandonati in campi dai frutti rigogliosi. La Calabria ha bisogno di questo sapore di speranza”. Avviso Pubblico chiede infine alle autorità competenti, locali e nazionali, di adoperarsi immediatamente per individuare i responsabili e per garantire la massima sicurezza a tutte le persone che operano su quei terreni e nelle altre attività della “Cooperativa Valle del Marro – Libera Terra”.

RIFONDAZIONE COMUNISTA

Il Partito della Rifondazione Comunista, appresa la notizia dell’ennesimo atto intimidatorio perpetrato ai danni della Cooperativa “Valle del Marro” – Libera Terra che, col suo impegno, prova a dare una risposta fattiva in contrasto al malaffare in un contesto sociale, della Calabria e della Piana di Gioia Tauro, pervaso dalla criminalità ed esasperato dalla dilagante crisi economica e occupazionale causata, anche, dalla negligenza di una classe politica interessata più alle clientele, alle banche e alle multinazionali piuttosto che ai problemi sociali, esprime ai lavoratori della Cooperativa piena solidarietà e vicinanza, invitandoli a continuare, con lo stesso impegno solerte, nel loro lavoro e nella loro battaglia per la legalità, principio fondamentale per la difesa della democrazia e per il riscatto del territorio. E’ quanto scrivono il Segretario del Circolo “Area Piana” Gaetano Errigo e il Segretario della Federazione Provinciale Joseph Condello.

MICHELE TRIPODI (SINDACO POLISTENA)

La scorsa notte un vile atto intimidatorio è stato compiuto contro l’avvocato e consigliere comunale Roberta Coriani. Ignoti hanno tentato di dare fuoco alla sua autovettura parcheggiata nel quartiere Immacolata in prossimità della propria abitazione. Per fortuna le fiamme, che hanno danneggiato parzialmente la macchina, non si sono propagate perché domate in tempo da residenti della zona accorsi sul posto. Non è la prima volta che nello stesso quartiere si registrano identici episodi criminali, così come non è nuovo sentire di recente che la comunità onesta di Polistena venga colpita da ripetute intimidazioni. L’Amministrazione Comunale condanna e respinge fermamente il vile gesto perpetrato con tipiche modalità mafiose, teso a turbare la serenità di Roberta Coriani e dei sui cari, verso cui vogliamo affermare i sentimenti di piena solidarietà e di vicinanza.

Da tempo l’avv. Coriani è impegnata nel sociale ed in politica, oggi rivestendo il ruolo istituzionale di consigliere comunale, oltre a svolgere la professione di legale. Chi ha armato la mano vigliacca e criminale della scorsa notte, penserebbe forse di sovvertire con simili attentati, le regole democratiche e della convivenza civile. Tale tentativo è destinato a fallire e troverà un argine incrollabile nell’Amministrazione Comunale, nella comunità onesta di Polistena, nelle Forze dell’ordine, a cui chiediamo di individuare e punire i responsabili.
Il lavoro dell’Amministrazione Comunale, schierata in prima linea per la legalità e nella battaglia contro le mafie, continuerà con la solita tempra, onestà e determinazione per la risoluzione dei problemi generali e soprattutto nelle attività di contrasto al crimine comune e organizzato.

Nessuno si lascerà intimidire, anzi saremo come sempre compatti nel respingere ogni forma di prevaricazione per riaffermare i valori di giustizia e di legalità in un territorio che purtroppo è ancora condizionato dalla presenza e dalla mentalità mafiosa. Non a caso in questi giorni, la Cooperativa Valle del Marro, con sede a Polistena, che gestisce diversi terreni confiscati alle mafie in diversi punti della Piana di Gioia Tauro, è nel mirino di una strategia criminale di danneggiamenti coordinati da parte di chi evidentemente non vuole rassegnarsi alla presenza quotidiana dei giovani della Cooperativa che lavorano nelle terre liberate, prima appartenute a pericolose cosche della ndrangheta.

L’Amministrazione Comunale di Polistena sostiene ed incoraggia la Cooperativa Valle del Marro, e nel ribadire condanna, sdegno e riprovazione per le intimidazioni subite, esorta tutti i dirigenti, i soci, i lavoratori della Cooperativa a proseguire con coraggio nel progetto di cambiamento che punta a costruire una Calabria onesta, diversa e libera dalle mafie.

ARTURO BOVA (PRESIDENTE COMMISSIONE CONTRO ‘NDRANGHETA)

“Quello che è avvenuto nei terreni confiscati alla ‘ndrangheta e gestiti della cooperativa ‘Valle del Marro’ è l’ennesimo segnale di quanto le mafie soffrano nel vedere i loro beni posti al servizio della collettività”.
A dichiararlo è il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta in Calabria, Arturo Bova che evidenzia: “I danni provocati alla cooperativa sono, quindi, danni provocati a tutti i calabresi perbene da un potere deteriore che non si rassegna ad essere minoranza destinata a scomparire. Ai lavoratori della cooperativa – già prima di recarmi direttamente sul posto domani – vorrei che giungesse il mio più sincero abbraccio di solidarietà e vicinanza: la loro vicenda, così come le decine e decine di intimidazioni analoghe, ci fa comprendere quanto sia stato importante inserire all’interno del testo unico contro la ‘ndrangheta – che a breve sarà licenziato dal Consiglio – una serie di strumenti normativi concreti che vanno nella direzione del sostegno diretto e pratico a chi si occupa di gestire i beni confiscati alle mafie”. “Intanto, però, c’è da aiutare la cooperativa ora che si tratta di riparare ai danni perpetrati, prima che i raccolti ne soffrano: mi auguro – conclude Arturo Bova – che la riunione del Consiglio regionale in programma dopodomani possa essere l’occasione giusta per trovare rapidamente un modo per sostenere la cooperativa”.

SPI CGIL CALABRIA

Lo SPI CGIL Calabria esprime con forza solidarietà e sdegno per i recenti e vili attacchi alla legalità, portati da mano mafiosa, contro la cooperativa Libera-Valle del Marro. Conferma il suo totale appoggio e la ferma volontà di proseguire il comune cammino di affrancamento della comunità dalle mafie che tengono sotto scacco il nostro territorio, ora reso ancora più necessario e stringente. Pertanto quest’anno si rinnova con una valenza ancora più chiara l’azione comune già intrapresa da anni con i Campi della Legalità.