Negli ultimi giorni si è sviluppata una querelle attorno alla vicenda del
canile di Mortara, una struttura inaugurata nel 2008 e che oggi ha ripreso
vita grazie all’opera indefessa di alcuni volontari del luogo, divenendo
un fiore all’occhiello per la comunità reggina, simbolo di aggregazione e
di buoni propositi.
Una struttura, quella di Mortara, per la cui gestione fu nel 2012
pubblicato un bando cui non venne data esecuzione. Apprendiamo oggi, che
l’amministrazione vorrebbe far rivivere l’ormai obsoleto bando, superato di
fatto da tutta una serie di convenzioni successive intercorse tra
l’amministrazione e i canili privati presenti sul territorio della
provincia reggina.
Un bando privo ormai di alcuna funzione pratica per risolvere i problemi
che quotidianamente i nostri giovani volontari sono costretti ad affrontare.
È però dovere del comune intervenire e provvedere in modo efficiente,
pratico, deciso ed immediato. Ecco perché ne farò uno dei miei
obiettivi, garantire ai volontari ed ai cani una condizione di vivibilità
e praticità quotidiana.
È improponibile evidentemente una diaria di soli 0.68 centesimi di euro a
cane. Bisogna quindi impinguare la diaria giornaliera fino ad un massimo
soddisfacente per le esigenze che giorno dopo giorno i volontari affrontano.
Secondo punto strettamente connesso al primo: le strutture. Non possiamo
più tollerare che i cani possano o debbano vivere in luoghi che più di cura
e accoglienza sembrano di detenzione e punizione. Non solo, ricordiamo che
in quei luoghi i volontari ci lavorano ogni giorno.
Non possiamo pensare che un impegno già di per se difficile divenga
proibitivo anche e soprattutto per il luogo in cui si opera ed e’
impensabile infatti poter tollerare ancora che i nostri amici a quattro
zampe debbano patire oltre al dolore dell’abbandono anche le privazioni di
luoghi non adatti per accudirli e accoglierli.
Bisogna perciò intervenire con forza per migliorare le strutture e
renderli confortevoli per chi ci “vive”, per chi ci lavora e anche per chi
li visita. Si visitare, sarebbe infatti bellissimo, creare una convergenza
tra comune e scuole portando i bambini in questi luoghi finalmente
vivibili, per sensibilizzarli su tematiche sempre attuali come l’abbandono
dell’animale domestico o come il volontariato vera spina dorsale di una
società civile.