De Angelis sottoscrive l’appello di Lega Pesca per il rilancio della filiera ittica
redazione | Il 14, Mag 2014
Bisogna portare in Europa la specificità mediterranea
De Angelis sottoscrive l’appello di Lega Pesca per il rilancio della filiera ittica
Bisogna portare in Europa la specificità mediterranea
“Condivido pienamente l’appello di Lega Pesca per passare, anche nel settore
ittico, dall’Europa dei vincoli a quella delle opportunità”. A dichiararlo è
Francesco De Angelis, eurodeputato uscente del Pd e candidato per la circoscrizione
elettorale ‘Italia Centrale’ dopo aver sottoscritto il manifesto di Lega Pesca
in previsione delle elezioni per il Parlamento europeo. Spiega De Angelis: “Il
settore della pesca e dell’acquacoltura rappresenta nel nostro paese un sicuro
punto di riferimento alimentare, ambientale, occupazionale, economico e culturale
Eppure dal 2000 ad oggi i tassi di produttività del settore ittico hanno fatto registrate
una netta e costante flessione, con un conseguente forte ridimensionamento del personale
imbarcato e dei correlati redditi di impresa. E’ fondamentale che nella prossima
legislatura europea il settore ittico sia ancor più oggetto di una strategia italiana
di sistema con le altre delegazioni parlamentari del bacino mediterraneo. Bisogna
superare definitivamente i numerosi limiti del Regolamento sul Mediterraneo, a favore
dell’effettiva regionalizzazione gestionale degli strumenti disponibili. Inoltre
condivido, come ho dimostrato nel mio lavoro parlamentare, l’impegno per una politica
della pesca che tenga adeguatamente in considerazione l’impatto socio-economico
delle misure ambientali, così come avviene per altro nell’ambito delle politiche
industriali europee. Il tema qui non è quello di rimettere in discussione gli obiettivi
ambientali al 2022 (-40% della flotta), quanto quello di introdurre adeguati strumenti
finanziari e legislativi per riequilibrare l’impatto che queste politiche hanno
sull’occupazione e la coesione territoriale. Infine il prossimo quinquennio di
politica ittica europea dovrà essere all’insegna della semplificazione normativa,
e della piena inclusione degli attori sociali e produttivi nel processo di revisione
e aggiornamento della legislazione di settore”.