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TAURIANOVA (RC), VENERDì 27 DICEMBRE 2024

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De Masi, Giordano e Talarico (Idv), “No al ponte sullo stretto di Messina”

De Masi, Giordano e Talarico (Idv), “No al ponte sullo stretto di Messina”

| Il 17, Lug 2011

“Subito una seduta del Consiglio regionale per discutere pubblicamente della cancellazione del Ponte sullo Stretto da parte dell’Unione Europea e, soprattutto, per rilanciare le ragioni di questa parte del Mezzogiorno completamente abbandonato in termini di infrastrutture basilari ed isolato dal resto del mondo”

De Masi, Giordano e Talarico (Idv), “No al ponte sullo stretto di Messina”

“Subito una seduta del Consiglio regionale per discutere pubblicamente della cancellazione del Ponte sullo Stretto da parte dell’Unione Europea e, soprattutto, per rilanciare le ragioni di questa parte del Mezzogiorno completamente abbandonato in termini di infrastrutture basilari ed isolato dal resto del mondo”

 

 

REGGIO CALABRIA – “Subito una seduta del Consiglio regionale per discutere pubblicamente della cancellazione del Ponte sullo Stretto da parte dell’Unione Europea e, soprattutto, per rilanciare le ragioni di questa parte del Mezzogiorno completamente abbandonato in termini di infrastrutture basilari ed isolato dal resto del mondo”.  E’ quanto affermano i tre consiglieri regionali di Idv,  Emilio   De Masi,  Giuseppe Giordano e Mimmo  Talarico. “Bene – affermano – la decisione della Commissione europea di cassare il progetto sul Ponte, però adesso  si  utilizzino quelle risorse per l’ammodernamento ed il potenziamento delle infrastrutture fondamentali della nostra regione”. Argomentano De Masi, Giordano e Talarico: “Apprendiamo, non senza soddisfazione, che la Commissione europea, nel ridefinire quelli che comunemente sono definiti corridoi europei, vale a dire le reti di mobilità trans-europea per il trasporto di merci e persone, ha deciso di eliminare il Ponte sullo stretto di Messina dal novero delle grandi opere da realizzare. In pratica l’ex corridoio 1 Berlino – Palermo, che proprio nello stretto prevedeva la realizzazione della faraonica opera infrastrutturale, diventerebbe corridoi 5 Helsinki – La Valletta, con snodo a Bari verso l’isola di Malta. Ora, a parte ogni legittima considerazione sulla nuova rotta individuata, non c’è dubbio che l’eliminazione del Ponte costituisca un fatto positivo, sia  sotto il profilo ambientale che  dal lato delle risorse che così possono essere liberate e destinate ad altri obiettivi, essendo tale opera dannosa per l’ecosistema ed inutile dal punto di vista funzionale. A questo punto, perciò, sarà importante, col concorso determinante della Regione Calabria, rinegoziare con la Ue l’impiego dei circa 3 miliardi di euro previsti per la costruzione dell’opera. Ciò al fine di destinarne la parte di spettanza regionale al finanziamento di un progetto a largo raggio di ammodernamento e potenziamento della nostra rete viaria e delle nostre infrastrutture di base”. Ad avviso del Gruppo regionale di Idv “Potrebbe essere l’occasione, qualora la Regione ed il Governo nazionale sappiano giocare un ruolo importante in questa partita, per intervenire sulle principali arterie di comunicazione regionale e su una fetta non trascurabile del reticolo viario delle aree interne, che, com’è noto, soffrono ormai da troppo tempo dell’incuria e della mancanza di investimenti da parte sia dello Stato che della Regione. Ciò che vorremmo non si verificasse è l’ipotesi sciagurata che insieme al corridoio ed al Ponte scomparissero anche i soldi impegnati per la sua realizzazione”. Concludono De Masi, Giordano e Talarico: “Memori della sorte di altre risorse europee, si pensi ai fondi Fas, scippati inopinatamente al mezzogiorno ed alla Calabria, su questo punto terremo alta la guardia, dicendo fin da subito che non saranno tollerabili né pigrizia istituzionale né subalternità politica dal canto della Giunta regionale. Fin da ora, quindi, ci rendiamo disponibili per una battaglia nell’interesse della Calabria e dei calabresi, con la responsabilità che ha sempre contraddistinto la nostra azione politica dall’inizio di questa legislatura, ricordando che le direttrici europee non devono tagliare fuori questa parte del Sud e che  nell’agenda politica nazionale ed europea deve trovare priorità tale questione e l’alternativa per avere un attraversamento  stabile dello Stretto.

REDAZIONE@APPRODONEWS.IT