De Sarro: «Sicurezza garanzia per crescita della città» Il presidente del Consiglio di Lamezia Terme, Francesco De Sarro, vuole una città più sicura per garantire lo sviluppo sociale ed economico
“La sicurezza del territorio sta alla base della crescita sociale ed economica della nostra città”. Così ribadisce in una nota il presidente del Consiglio di Lamezia Terme Francesco De Sarro. “In merito ai fatti di cronaca che quasi quotidianamente appaiono sugli organi di informazione vorrei ribadire – continua – il mio impegno al contrasto ad ogni forma di illegalità e criminalità. Abbiamo fatto del rispetto delle regole e del senso della giustizia uno dei baluardi della nostra campagna elettorale e ora, come rappresentante delle istituzioni, non intendo abbassare la guardia”. “Rivolgo il mio messaggio – aggiunge il Presidente De Sarro – soprattutto ai cittadini, rinnovando loro l’invito ad essere i primi presidi di legalità sul territorio, denunciando ogni azione criminosa agli organi preposti e collaborando con le istituzioni affinché si riesca ad innescare un processo di solidarietà virtuoso. Il senso civico e lo spirito di appartenenza ad una comunità sono un deterrente fondamentale rispetto ad ogni forma di illegalità”.
“La presidenza del consiglio – prosegue De Sarro – farà la sua parte. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le forze dell’ordine che quotidianamente e con spirito di abnegazione svolgono il loro lavoro per garantire la nostra sicurezza. Ringrazio anche il vescovo che proprio in questi giorni abbiamo incontrato e con il quale ci siamo confrontati rinsaldando il vincolo di collaborazione che la comunità lametina ha sempre avuto con la chiesa”. “Una città – sottolinea De Sarro – è attrattiva se garantisce sicurezza. Vogliamo un ruolo diverso che valorizzi le nostre risorse naturali e umane, vogliamo un futuro migliore per le nuove generazioni che decideranno di investire qui a Lamezia la loro vita”. “La Presidenza del Consiglio – conclude – impronterà il suo agire nel rispetto della legalità, trasparenza e meritocrazia”.