Def, priorità è crescita
redazione | Il 26, Apr 2012
“Lotta all’evasione e utilizzo risorse”
Def, priorità è crescita
“Lotta all’evasione e utilizzo risorse”
(ANSA) “La priorità dell’azione del Governo e del Parlamento non può essere, da questo momento in avanti, che la crescita dell’economia nazionale, da perseguire con assoluta determinazione sia a livello interno che dell’Ue”. E’ quanto chiede la maggioranza di governo, secondo quanto si legge nella bozza al Def.
La ratifica del fiscal compact “sia accompagnata dall’impegno per una politica di investimenti finalizzati allo sviluppo dell’impresa e dell’occupazione” e il sostegno a questa politica “può derivare dall’emissione di project bond” e “dagli eurobond e dagli stability bond”.
Le risorse della spending review e della lotta all’evasione “devono essere prioritariamente destinate” alla riduzione delle tasse sui “redditi da lavoro e da impresa”. Lo prevede la risoluzione della maggioranza alla Camera sul Def proponendo “un nuovo patto tra fisco e contribuenti”.
“Le risorse rivenienti dalla spending review e dalla azione di contrasto dell’evasione e dell’elusione fiscale devono essere prioritariamente destinate, fermo restando l’obiettivo del pareggio di bilancio, alla riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro e da impresa, ridefinendo, nell’ambito della riforma fiscale, un nuovo patto tra fisco e contribuenti”, si legge testualmente nella bozza di Risoluzione della maggioranza alla Camera al Def.
“Le rilevanti difficoltà incontrate dalle istituzioni europee nel fornire risposte tempestive ed adeguate alla crisi economica e finanziaria confermano la necessità di compiere progressi decisivi sul piano dell’integrazione politica degli Stati europei, adottando un modello di tipo federalista”.
La strategia Europa 2020 “rimane una priorità strategica” ed occorre “individuare nuovi strumenti per la relativa implementazione, valutando, in particolare, la possibilità di utilizzare le risorse, eccedenti rispetto all’obiettivo del pareggio del bilancio”.
La ratifica del fiscal compact “sia accompagnata dall’impegno per una politica di investimenti finalizzati allo sviluppo dell’impresa e dell’occupazione” e il sostegno a questa politica “può derivare dall’emissione di project bond” e “dagli eurobond e dagli stability bond”.
“Dal Programma di stabilità emerge come, nonostante il peggioramento della congiuntura registratosi negli ultimi due trimestri del 2011 e nei primi mesi del 2012, le manovre finanziarie adottate nella seconda parte dell’anno trascorso consentano di raggiungere l’obiettivo del pareggio di bilancio in termini strutturali entro il 2013, senza dover ricorrere ad ulteriori interventi”.
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