Delianuova, incontro con lo scrittore e insegnante Franco Nembrini “La missione educativa: il senso, la bellezza e il rischio di educare”. Questo il tema dell’incontro promosso dal parroco Don Emanuele Leuzzi lo scorso 2 dicembre, presso la Chiesa Maria SS Assunta
Di Angela Strano
“La missione educativa: il senso, la bellezza e il rischio di educare”. Questo il tema dell’incontro promosso dal parroco Don Emanuele Leuzzi lo scorso 2 dicembre, presso la Chiesa Maria SS Assunta, con lo scrittore e insegnante Franco Nembrini. Autore di diversi saggi su Dante e Collodi, che mettono in parallelo religione e letteratura, Nembrini ha dato ai presenti una suggestiva e significativa testimonianza di fede cristiana raccontando la sua vita e il suo modo di intendere il ruolo dell’educatore. “La sua presenza qui è un dono per tutti noi”, ha affermato Don Emanuele, “a me di Franco ha colpito la sua esperienza di vita vissuta in senso cristiano”. All’incontro era presente anche Don Massimo Granieri responsabile Ufficio Scuola della arcidiocesi di Cosenza – Bisignano. “La fede l’ho respirata in casa attraverso la saggezza che hanno le persone semplici”, ha detto il professore, ricordando la sua infanzia contadina nella provincia di Bergamo. Nel suo racconto biografico ha ricordato la ribellione della adolescenza e l’importante incontro con Don Luigi Giussani che gli ha mostrato un Dio che è misericordia, “che ti ama cosi come sei”, ha detto. Nembrini si è quindi soffermato sul tema dell’educazione sottolineando che “essa è una testimonianza, è quello che vedono i ragazzi quando ti guardano, non quello che dici, lo ho sperimentato in famiglia e in tanti anni di insegnamento”. Poi il rapporto tra religione e letteratura iniziato quando, chiamato a insegnare religione, ha scoperto le riflessioni del Cardinale Giacomo Biffi sul Pinocchio di Collodi. “L’educatore”, ha spiegato ancora, “è colui che fa riemergere il cuore, la nostalgia del vero e del bello che, a volte, sembra sepolto”. Un incontro, dunque, molto interessante, che ha suscitato l’attenzione dei presenti tra i quali molti giovani.