Riceviamo e pubblichiamo:

Come non essere solidali con la comunità di Santa Venere ed il suo parroco don
Ernesto Malvi di fronte allo stato di abbandono in cui versa una delle aree
più interne del vasto comune reggino.
Mentre si parla di Città metropolitana è grave che la politica ed in
particolare chi in questi lunghi anni ha avuto la responsabilità di governo
del territorio non abbia inteso avviare quei processi di integrazione delle
aree periferiche necessari a garantire a chi ci abita quantomeno i basilari
diritti alla mobilità, all’istruzione, all’assistenza sanitaria.
Nel gesto di consegnare le proprie tessere elettorali al parroco don Malvi si
sommano comprensibili sentimenti di sfiducia e di protesta di fronte alle
quali la politica non può più far finta di nulla ma ha il dovere di trovare
soluzioni per garantire servizi e diritti anche ai cittadini delle aree
interne della nostra città.
Mi auguro che la comunità di Santa Venere riveda questa decisione e torni con
rinnovata fiducia ad esercitare il proprio diritto di voto, cosi come sancito
dalla costituzione, nella consapevolezza che una nuova Primavera per la
nostra città possa ripartire proprio dalle aree periferiche.
Demetrio Naccari Carlizzi