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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Democratici e Progressisti: “Intervenire sul vulnus di abuso d’ufficio e legge Severino. Vicinanza al Sindaco Falcomatà”

«Solidarietà e vicinanza al sindaco Giuseppe Falcomatà e a tutti gli amministratori ingiustamente condannati». Lo scrivono, in una nota stampa, i Democratici e progressisti dell’area metropolitana di Reggio Calabria che chiedono al Governo, conseguentemente a quanto anticipato dal Ministro Nordio, di «intervenire immediatamente per eliminare il vulnus dell’abuso d’ufficio e della legge Severino». «Diversamente – sostengono – le amministrazioni rischiano lo stallo completo, così come le sfide di spesa e rinnovamento verrebbero inesorabilmente accantonate».

Riguardo alla condanna in Corte d’appello inflitta a Falcomatà ed alla sua prima giunta, affermano: «Vengono puniti perché, con una deliberazione che non ha sortito alcun effetto, si erano proposti di concedere ad una Onlus, per appena tre mesi, due stanze di un immobile che risultava abbandonato da oltre dieci anni, per realizzare delle mostre d’arte ed attività culturali. Non era, dunque, previsto vantaggio o danno ingiusto per alcuno. Gli effetti di questa sentenza sono davvero incredibili e spropositati».

«La pronuncia – aggiungono – riafferma, invece, tutti i limiti dell’abuso d’ufficio, la sua indeterminatezza e la mancanza di precisione nel definire le condotte punibili. La discrezionalità data ai giudici diventa, dunque, eccessiva e un simile reato può essere agitato come una clava per perseguire l’azione amministrativa. Ogni atto, infatti, implica un’assunzione di responsabilità che, di fronte alla vaghezza della norma, porta amministratori e dirigenti a stare con le mani legate dietro la schiena. Se non si interviene rapidamente, quindi, i sindaci e gli amministratori si troveranno ancor più in difficoltà, giusto per fare un esempio, davanti alla velocità delle scelte che impongono le nuove norme sul Pnrr».

Un appunto, poi, i Democratici e progressisti dell’area metropolitana lo riservano alla Legge Severino: «Va indubbiamente riformata. E’ eccessivamente repressiva anche rispetto a banali questioni di tipo amministrativo e non tiene in conto il sacrosanto principio della presunzione di non colpevolezza. Tutto ciò è inverosimile e riguarda tutti. La politica non può certo fare spallucce se di mezzo c’è l’equilibrio democratico e costituzionale».