Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 28 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

Denuncia Aidaa, archiviazione per lo chef Cracco L'associazione chiede che si riapra la pratica

Denuncia Aidaa, archiviazione per lo chef Cracco L'associazione chiede che si riapra la pratica
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

“Le motivazioni della procura per archiviare
ladenuncia di AIDAA contro Carlo Cracco non c’entrano niente rispetto all’oggetto
stesso della denuncia con la quale accusavamo ed accusiamo lo chef Cracco di aver
cucinato in diretta televisiva un piccione violando la normativa che tutela la fauna
selvatica. Infatti nell’atto di archiviazione si fa riferimento all’articolo 21 della
legge 157/92 lettera bb che secondo la procura esclude espressamente questo tipo
di volatile peccato che l’articolo in questione richiamato nel documento
trasmesso della procura dica tutta un altra cosa. Recita infatti questo articolo
:ӏ fatto divieto di vendere , detenere per vendere,acquistare uccelli vivi o morti
nonchè loro parti o prodotti derivati facilmente riconoscibili, appartenenti alla
fauna selvatica, che non appartengono alle seguenti specie: germano reale, pernice
rossa, pernice di Sardegna,starna, fagiano e colombaccio. “Se vogliamo stare a guardare
quanto scritto nel documento- ci dice Lorenzo CROCE presidente di AIDAA- le motivazioni
della procura dicono proprio il contrario di quanto loro sostengono, infatti il piccione
non rientra tra i volatili secondo cui in base all’articolo in questione è prevista
la vendita. Ma non solo- rincara Croce- questa è la dimostrazione che la nostra
denuncia non è stata assolutamente approfondita in quanto il paragrafo successivo
dice si che si possono commerciare gli esemplari vivi di avifauna selvatica nazionale
proveniente da allevamento, ma da nessuna parte sostiene che questi esemplari possano
essere uccisi o cucinati. Quindi- conclude Croce- anche se si fosse trattato di un
errore tecnico, questo dimostrerebbe la leggerezza con cui il pm di cui tra l’altro
non ci comunicano il nome ha seguito questa denuncia pertanto chiediamo che si riapra
la pratica e almeno si accerti il tipo di piccione cucinato dallo chef, e che si
decida in base a normative compatibili e non su basi di fantasia se archiviare o
procedere nelle indagini”.