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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 15 DICEMBRE 2024

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Depuratore senza nemmeno l’energia elettrica. Scempio ambientale a Lattarico, quattro indagati

Depuratore senza nemmeno l’energia elettrica. Scempio ambientale a Lattarico, quattro indagati

| Il 06, Set 2013

I liquami fognari entravano nell’impianto per uscire senza alcun trattamento, finendo nel torrente Coscinello. Il Corpo forestale ha sequestrato la struttura in provincia di Cosenza, apponendo i sigilli anche all’area circostante. Le persone indagate sono amministratori, tecnici comunali e gestori dell’impianto

Depuratore senza nemmeno l’energia elettrica. Scempio ambientale a Lattarico, quattro indagati

I liquami fognari entravano nell’impianto per uscire senza alcun trattamento, finendo nel torrente Coscinello. Il Corpo forestale ha sequestrato la struttura in provincia di Cosenza, apponendo i sigilli anche all’area circostante. Le persone indagate sono amministratori, tecnici comunali e gestori dell’impianto

 

LATTARICO (Cosenza) – Nell’impianto di depurazione non c’era nemmeno la corrente elettrica. I liquami fognari entravano nella struttura per uscire senza alcun tipo di trattamento. E’ questo quello che hanno scoperto gli uomini del Corpo Forestale dello Stato che hanno posto sotto sequestro il depuratore comunale di Lattarico e deferito al’autorità giudiziaria quattro persone, tra i quali anche gli amministratori locali. Il personale intervenuto nel controllo della struttura in località “Regina”, gli uomini del Nipaf (Nucleo Investigativo) e del Comando Stazione di Montalto, hanno riscontrato l’assoluta assenza di funzionamento dell’impianto privo anche di alimentazione elettrica.
Le acque interessate alla depurazione in realtà uscivano dall’impianto senza alcun trattamento per poi riversarsi nel torrente Coscinello inserito nell’elenco delle acque pubbliche. Per tali motivi si è provveduto al sequestro dell’impianto ed ad una area di 400 metri quadri adiacente la struttura. Le persone indagate, amministratori, tecnici comunali e gestori dell’impianto dovranno rispondere di attività di gestione rifiuti speciali non autorizzata, scarico di acque reflue non autorizzato, distruzione e deturpamento di bellezze naturali e disastro ambientale e truffa.