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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 07 GENNAIO 2025

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Deserta la seduta della prima Commissione del Consiglio regionale, Caputo: “Mortificante”

| Il 21, Feb 2014

Chizzoniti: “Ritardo documentabile”. Cusumano: “Sulla doppia preferenza decida il Consiglio”

Deserta la seduta della prima Commissione del Consiglio regionale, Caputo: “Mortificante”

Chizzoniti: “Ritardo documentabile”. Cusumano: “Sulla doppia preferenza decida il Consiglio”

 

 

REGGIO CALABRIA – La seduta della prima Commissione “Affari istituzionali, affari generali, riforme e decentramento” del Consiglio regionale, presieduta da Giuseppe Caputo, è stata rinviata per mancanza del numero legale. “E’ mortificante – ha dichiarato Caputo – dover constatare, ancora una volta, l’assenza del numero legale che determina l’impossibilità di insediare la seduta e di dare corso ai lavori. Per storia politica e per costume, sono abituato da sempre ad assumermi le mie responsabilità. Ora, tutti i gruppi politici sono tenuti a svolgere i dovuti approfondimenti per prendere una posizione certa e chiara rispetto al progetto di legge di modifica della legge elettorale regionale che introduce la doppia preferenza di genere”. “Ove non si dovesse addivenire ad una determinazione comune, sia da parte della maggioranza che dell’opposizione – dice ancora il presidente della Prima Commissione – sarò costretto a non inserire più la proposta normativa all’ordine del giorno delle prossime sedute. In quest’ultimo caso, farò una comunicazione al Presidente del Consiglio regionale per richiamare direttamente in Aula il progetto di legge sulla doppia preferenza di genere in modo che ognuno si assuma le sue responsabilità. Quello che sta accadendo è sconcertante da tutti i punti di vista. Ci si confronta con i sindacati, s’interloquisce con le associazioni, ma poi alla fine tutto rimane virtuale”. Alla seduta hanno preso parte il vicepresidente Alessandro Nicolò e i consiglieri Pasquale Tripodi, Candeloro Imbalzano, Demetrio Naccari Carlizzi e Tilde Minasi.
Chizzoniti: “Ritardo documentabile”
“In relazione agli odierni lavori della prima Commissione consiliare, della quale sono componente, mi torna particolarmente doveroso puntualizzare di essere arrivato a Palazzo Campanella in ritardo soltanto perché trattenuto in Corte di Appello da indifferibili quanto documentati impegni professionali”. E’ quanto rende noto il consigliere regionale, nonché presidente della Commissione speciale di Vigilanza, Aurelio Chizzoniti dopo il rinvio della seduta dell’organismo per mancanza del numero legale. “Ne deriva, pertanto, che la mia assenza – prosegue Chizzoniti – non ubbidisce a logiche strategico-corporative tese a boicottare la proposta di legge sulla doppia preferenza di genere, non foss’altro perché, ex ante, ho firmato atti ufficiali a sostegno della non più differibile introduzione della stessa nel vigente sistema elettorale, tutelando doverosamente la componente femminile. A tale proposito, avuto riguardo a quanto sostenuto dal presidente Caputo in ordine alla dedotta avversione a detta innovazione tecnico-politica, suggerisco di trasmettere la relativa proposta di legge, giacente in prima Commissione, direttamente al Consiglio regionale perché la valuti indipendentemente dal parere, fin qui, non espresso”.
Cusumano: “Sulla doppia preferenza decida il Consiglio”
“Nell’apprezzare la posizione chiara assunta sia dal presidente Caputo che dal consigliere Chizzoniti, soprattutto ne condivido le ragioni di fondo”. E’ quanto afferma, in una dichiarazione, la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità, Giovanna Cusumano. “Ritengo, infatti – prosegue – che non vi sia più alcun motivo per il quale la proposta di legge sulla doppia preferenza debba ancora ‘giacere’ nella sua sede naturale, ovvero la prima Commissione consiliare, quando, ancora oggi, registriamo un’altra seduta andata deserta per mancanza di numero legale ma, lasciatemi dire, a questo punto, per mancanza di senso di responsabilità istituzionale che offende sempre di più, trattandosi di comportamento reiterato, la comunità calabrese”. “Come sostengono anche Caputo e Chizzoniti – sostiene ancora Cusumano – la soluzione non può essere che quella di affidare la questione al Consiglio regionale, nella sua pienezza, ricordando che la promozione delle pari opportunità nell’accesso alle cariche elettive rientra nell’esercizio della sua potestà legislativa”. La presidente Cusumano ha reso noto, inoltre, che l’Assemblea plenaria dei presidenti dei Consigli regionali ha approvato, proprio ieri, su proposta della presidente del Consiglio regionale dell’Emilia Romagna Palma Costi, un ordine del giorno in merito alla parità di genere che impegna “a sensibilizzare le Assemblee legislative delle regioni e delle province autonome all’introduzione, nelle normative regionali, di principi e provvedimenti tali da favorire la piena rappresentanza di genere, tenuto conto dei diversi sistemi esistenti”.