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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

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Di Dieco indagato per calunnia nei confronti del boss pentito Lo Giudice

Di Dieco indagato per calunnia nei confronti del boss pentito Lo Giudice

| Il 29, Dic 2011

Il collaboratore di giustizia lo aveva accusato di un complotto contro il Pm Cisterna

Di Dieco indagato per calunnia nei confronti del boss pentito Lo Giudice

Il collaboratore di giustizia lo aveva accusato di un complotto contro il Pm Cisterna

 

(ANSA) – REGGIO CALABRIA – Il collaboratore di giustizia Antonio Di Dieco è stato iscritto nel registro degli indagati per calunnia nei confronti del boss pentito Antonino Lo Giudice. Di Dieco aveva accusato Lo Giudice di avere preso parte ad un complotto per delegittimare il procuratore aggiunto della Dna, Alberto Cisterna, sostenendo di averlo appreso dallo stesso pentito, incontrato nel carcere romano di Rebibbia. La notizia, anticipata sul sito “Guardie e Ladri” dal giornalista del Sole 24 Ore Roberto Galullo, è stata confermata all’ANSA dal legale di Di Dieco, Claudia Conidi. “Ho saputo che Di Dieco è indagato – ha detto stamani il legale – dal procuratore di Reggio Calabria Giuseppe Pignatone il 20 dicembre scorso. Adesso attendo che mi giunga una comunicazione formale. Francamente è una cosa che non riesco a spiegarmi se non con la follia del mio cliente che però non credo sia folle”. “Di Dieco – ha proseguito – tuttora è ritenuto credibile in numerosi processi di ‘ndrangheta, compreso quello sulle infiltrazioni negli appalti per i lavori sull’autostrada A3. Nonostante questo gli è stato revocato il programma di protezione e sulla vicenda di Lo Giudice non viene ritenuto credibile. Sono rimasta molto meravigliata. Tra l’altro se il reato è stato commesso, è stato commesso nel carcere di Rebibbia, dove sono state raccolte le sue dichiarazioni. Quindi la competenza è della Procura di Roma che ha già un fascicolo aperto dopo la presentazione di un mio esposto. Poi non so se la Dda di Reggio abbia trattenuto la competenza per connessione in quanto ha già un fascicolo aperto in relazione alle dichiarazioni di Lo Giudice”. Il legale ha spiegato che l’ipotesi dei pm reggini è che Di Dieco non abbia potuto incontrare Lo Giudice a Rebibbia. “La cosa mi sconvolge – ha detto Claudia Conidi – perché Di Dieco ha presentato delle cartine, delle lettere ricevute ed ha fatto anche i nomi di altre persone che potevano avere fatto come lui. Credevo in quello che aveva detto perché era stato preciso e puntuale. Se è stato un flop vedremo perché”.

redazione@approdonews.it