“Dializzati: Regione continua a fregarsene dei malati” Lo dichiara la deputata del Movimento 5 Stelle, Federica Dieni
«La Regione Calabria continua a fregarsene dei pazienti emodialitici della provincia di Reggio». È quanto afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni. «Nel corso dell’ultimo tavolo tecnico in Prefettura – spiega la parlamentare –, è stato chiarito che il terzo turno di dialisi, che metterebbe fine alle trasferte siciliane dei pazienti, sarà avviato solo a partire dal prossimo mese di settembre. Significa che per decine e decine di malati si prospetta l’ennesima estate di passione, malgrado dalla Regione fossero inizialmente arrivate indicazioni circa una rapida attivazione del turno aggiuntivo».
«Come se non bastasse – continua Dieni –, la Regione Calabria fa ancora orecchie da mercante rispetto alla imprescindibile istituzione del nuovo centro dialisi, che permetterebbe di assorbire la gran parte della domanda di assistenza dei pazienti reggini. Alla Cittadella, però, fanno finta di non capire bene la gravità della situazione, dal momento che la Regione ha recepito il documento dell’Asp di Reggio con cui vengono elencati i fabbisogni della provincia ma non ha preso alcuna posizione in merito al nuovo centro, malgrado le tante promesse e rassicurazioni di poche settimane fa».
«La Regione e il dipartimento Tutela della Salute – aggiunge la deputata 5 stelle – devono smetterla di scherzare con il destino di malati che, oltre alle sofferenze legate alle terapie salvavita cui devono costantemente sottoporsi, non possono continuare a sopportare i disservizi del sistema e le false promesse di un sistema politico e burocratico totalmente irresponsabile».
«Arrivati a questo punto – conclude Dieni –, mi auguro che il governatore Oliverio metta fine al suo colpevole silenzio e voglia finalmente far sentire la sua voce rispetto a una vicenda dolorosa che si trascina ormai da troppi anni. I pazienti, gli addetti ai lavori e le associazioni non sono più disposti ad accettare eventuali ripensamenti o passi indietro rispetto all’attivazione del terzo turno e alla nascita del Centro dialisi».