Dichiarazione di Vincenzo Speziali sul caso dei dossier Ovviamente, confidando in tempi brevi, poiché circa la metodologia delle indagini nell'inchiesta Breakfast, avrei tanto da dire, al netto di prove inoppugnabili
Se persino l’attuale Direttore della DIA, Michele Carbone, proprio ieri, ha ricostruito nel dettaglio -da quanto si apprende attraverso le note stampa- proprio durante la sua audizione in Commissione Antimafia, lo ‘stretto rapporto fiduciario’ che legava il Luogotenente Striano (presunto autore materiale delle incursioni nella Banca Dati della DNA, soprattutto a guida Cafiero), la vicenda assume ancor di più i connotati di un Watergate italiano (come dal sottoscritto definito e in modo consono). Lo stesso Carbone ha ricostruito i vari encomi ufficiali, dispensati dall’attuale Vicepresidente della Commissione Antimafia de Raho, allorquando era Procuratore Nazionale; parimenti, in una nota dettagliata, il Presidente del Gruppo Parlamentare di Forza Italia al Senato, On. Maurizio Gasparri, ci notizia -e la cosa mi consta essere vera!- in merito all’esegesi dei rapporti tra lo stesso Cafiero de Rhao e Striano, già durante lo svolgimento della surreale inchiesta Breakfast, condotta dalla Procura di Reggio Calabria, nel mentre il solito Cafiero era alla guida di suddetto Ufficio Giudiziario. Siccome il Sen. Gasparri -e per la verità non solo quest’ultimo- ricorda in modo ‘millimetrico’, il rapporto antico che lega Cafiero allo Striano, a sua volta destinatario degli encomi ufficiali di professionalità profusa (sottoscritti da Cafiero), nonostante contemporaneamente proprio Srtriano inviasse ‘veline risevate’ (e coperte da segreto istruttorio, ai suoi giornalisti amici), ribadisco sommessamente e in modo riverente, la mia disponibilità ad essere audito in Antimafia, come da mia richiesta già inoltrata alla Presidente On. Chiara Colosimo.
Ovviamente, confidando in tempi brevi, poiché circa la metodologia delle indagini nell’inchiesta Breakfast, avrei tanto da dire, al netto di prove inoppugnabili, le quali sono già in possesso, a norma di Trattato Bilaterale, dei magistrati libanesi, che a loro volta mi hanno già scagionato da ogni accusa (nonché io stesso in attesa di nuovi momenti dininconyri investigativi) e stanno procedendo, in punta di legge e diritto, avverso i pubblici ufficiali del nostro Paese.
Già oggi, essendo arrivato ieri sera in Libano, ho il primo incontro con il mio legale a Beirut.
Vincenzo Speziali