Riceviamo e pubblichiamo
La sottoscritta Teresa Cento, nella qualità di Presidente della Cooperativa “Zomaro Resort”, avvalendosi del diritto di replica a fronte dell’articolo pubblicato sulla testata giornalistica on line Approdonews del 13 Gennaio 2019, nel quale viene diffuso il comunicato stampa: Cittanova, l’ex Sindaco Cannatà: “ecco la verità sulla nascita della cooperativa di Nino Cento”
Quanto è stato pubblicato nella nota stampa, risulta essere di inesatta consistenza e nello stesso tempo lesivo della credibilità del nostro operato e della pregevole figura della Coopertiva “Zomaro Resort”. Fatta questa premessa, oltre che riservarci di agire per vie legali nei confronti dell’ex Sindaco Cannatà e del suo gruppo politico è mia intenzione chiarire la realtà dei fatti citando le fonti documentali con tanto di numeri di protocollo e date ben precise al fine di sgomberare definitivamente il terreno dalle costanti illazioni promosse al solo fine di screditare chi ha avuto il coraggio di rendere un reale ed effettivo volto produttivo allo Zomaro, prima d’ora in esclusiva mano di nessuno.
1) La Coperativa “Zomaro Resort”, non deve al Comune di Cittanova la somma di euro 60,000,00, come affermato dall’ex Sindaco Cannata’ in quanto, il contratto citato nell’articolo del vostro giornale è stato annullato mediante la stipula di un nuovo contratto, sottoscritto in data 03 Febbraio 2015, regolarmente registrato con l’Unione provinciale di Reggio Calabria al n°1111 ed autenticato dal Segretario generale del Comune di Cittanova in data 03 Febbraio 2015 al n° di repertorio 1199 e regolarmente registrato presso l’Agenzia dell’Entrate di Palmi al n° 444 in data 20 Febbraio 2015.
Vista l’accanimento dell’ex Sindaco Cannatà nei nostri confronti, per onore di cronaca, in questa sede vorrei illustrare i motivi che ci hanno costretto a rifare il contratto nel 2015: il contratto del 2012, citato dal Cannatà, non era valido in quanto mancava l’autentica della firma del Segretario Generale del Comune di Cittanova, come previsto dalle norme vigenti in tema di contratti di affitto ove c’è il diritto di superfice per costruirci immobili. Quindi, oltre ai ritardi ed al dispendio di energia e danaro, con il rischio di perdere i finanziamenti intercettati per realizzare il nostro progetto, abbiamo dovuto fare salti mortali per poter adempiere nel pieno rispetto della legalità quanto non era stato debitamente formalizzato dall’allora Amministrazione Comunale, guidata proprio da chi oggi lamenta irregolarità.
2) Ci onoriamo di aver ricevuto 103 Ettari (di cui 55 di bosco ceduo e 48 d’incolto sterile) di terreno dal Comune di Cittanova in affitto e ci impegniamo quotidianamente a sviluppare un progetto di sviluppo destinato a rendere orgoglio e soddisfazione ai principali proprietari di quel terreno, cioè i Cittanovaesi. Pertanto, non siamo più disposti a subire attacchi ed angherie da quanti agiscono senza leggere i documenti e nei confronti di quanti parlano senza essere mai venuti a visitare una realtà straordinaria che ha portato mio padre a vivere sotto scorta e limitando la sua vita e la nostra serenità per aver denunciato la ndrangheta, con senso di responsabilità e voglia di riscattare questa bellissima ma sfortunata terra. Quindi, anche in questo caso, si precisa che il canone di affitto, a suo tempo firmato dalla “Zomaro Resort”, era un contratto definitivo per 15 anni e il canone contenuto nel contratto di affitto, firmato dalla Cooperativa “Zomaro Resort”, era provvisorio sino a quando non fosse stato determinato l’importo definitivo da parte dell’Agenzia del Territorio, come indicato a seguito della deliberazione del Consiglio Comunale n° 22 del giorno 28 Agosto 2012, presieduto proprio dallo smemorato ex Sindaco Cannatà.
3) Quindi, si fa presente che il contratto tutt’oggi in essere è stato sottoscritto nuovamente il 3 Febbraio 2015 e, di conseguenza il vecchio contratto è nullo. Speriamo di aver definitivamente chiarito questo importantissimo passaggio sfuggito all’ex Sindaco Cannatà in quanto non è ben informato e pensa di avere ragione supponendo realtà immaginarie.
4) Tutt’oggi non è stato ancora possibile definire il canone, in quanto l’attuale Amministrazione guidata dal Sindaco Cosentino, avendo ereditato un disastro dall’ Amministrazione dell’ex Sindaco Cannata’, ha preferito rivolgersi al Giudice, al fine di far nominare un CTU che a sua volta dovrà determinare il canone di affitto definitivo. Pertanto, allo stato attuale non c’è nessun contenzioso legale tra il Comune di Cittanova e la Cooperativa “Zomaro Resort”, ma un accordo tra le parti ad attenerci al parere del CTU. Sempre per onor di cronaca, l’Agenzia del Territorio non ha inteso determinare il canone di affitto incaricando tale Ing. Guzzo divenuto successivamente destinatario di una denuncia per aver chiesto una tangente a mio padre all’atto della visita ispettiva sullo Zomaro.
5) Nella parte finale della nota, l’ex Sindaco Cannatà chiede che venga ripristinata la Legalità. Benissimo, con la presente replica e con tutti la documentazione in nostro possesso di cui è stato dato ampio riferimento, nonché dalla registrazione integrale del Consiglio Comunale del 12 Dicembre 2018, siamo consapevoli di aver dato per l’ennesima volta prova della bontà e del pieno rispetto delle regole. Ci saremmo aspettati in sede del sopraindicato Consiglio Comunale un grazia per il lavoro che abbiamo svolto, le attività che stiamo programmando e la capacità di progettare e ottenere i famosi finanziamenti europei che lor signori, invece di muovere gratuite accuse non hanno voluto tenere in considerazione.
6) Abbiamo già versato 7.500,00 euro e, alla pronuncia del CTU, provvederemo immediatamente a versare il dovuto, ma precisiamo si da ora la possibilità di avere ben altre disposizioni in quanto il territorio di cui alla presente querelle, nei valori medi regionali della Regione Calabria, potrebbero rilevarsi così bassi dall’aver versato la spettate quota di affitto per un periodo più lungo del previsto. Tutto questo l’ex Sindaco Cannatà non lo sa.
La Presidente della Cooperativa “Zomaro Resort”
Teresa CENTO