di Salvatore Lazzaro
Il titolo è perentorio, ma fa ben capire le intenzioni dell’autore, che si è speso, in un volume di circa 240 pagine, a dimostrare – tramite una silloge delle opere di illustri pensatori – l’esistenza di Dio, in un mondo che – molto spesso – sembra averlo perso del tutto.
Scritto dal diacono laico Carmelo Vicari, si intitola, appunto “Dio esiste”, col sottotitolo che recita: “Ecco le prove”.
Quali sono le prove? Innanzitutto quelle scientifiche, e, poi, quelle filosofiche e religiose.
A dimostrazione – come ha avuto modo di dire recentemente Papa Francesco – che la scienza e la religione non sono in conflitto, ma, a ben vedere, si possono perfettamente compenetrare.
Per la scienza, l’autore si rifà soprattutto al professor Antonino Zichichi, uno dei tanti scienziati che non si professano atei ma credenti. Il quale, sostanzialmente, conviene che l’esistenza di Dio non è dimostrabile con i rigorosi criteri scientifici fondati da Galileo. Ma, d’altro canto, afferma Zichichi, tante cose spiegate dalla scienza non sono in atto dimostrate, ovvero sperimentate. Si tratta di mere ipotesi (come, a esempio, il Big bang, che descrive la nascita dell’Universo) ma sulle quali la scienza fa molto affidamento.
Scienza che, inoltre, si trova abbastanza in difficoltà a unificare concettualmente il mondo dell’infinitamente grande (Teoria della Relatività) con quello dell’infinitamente piccolo (Teoria dei Quanti), nel quale le leggi tradizionali della fisica sono messe clamorosamente in crisi.
Insomma, ci sono aspetti che la scienza non riesce ancora a comprendere. E tra questi aspetti – ragiona Zichichi – perché negare a priori la possibilità che esista un Ente Supremo che tutto coordina, tutto spiega e a cui tutto conduce?
Relativamente alle prove filosofiche, Vicari cita abbondantemente il filosofo Platone, e la sua idea di primo Motore Immobile, ovvero – stante il dato di fatto che in natura esiste il movimento – un Essere che tutto muove senza essere mosso.
Sul piano strettamente religioso-cristiano, l’autore riassume i ragionamenti dei Padri della Chiesa (S. Agostino, S. Anselmo, S. Tommaso, e altri) che con fervore intellettuale si sforzano di dimostrare l’esistenza di Dio.
Nella seconda parte del libro, il diacono Vicari si sofferma a spiegare le differenze tra le sacre scritture (Vecchio e Nuovo Testamento), nonché la centralità che la figura di Gesù Cristo assume nei Vangeli e il cui insegnamento si riverbera, sempre più attuale, da duemila anni.
Ma alla base di ogni credenza, si sottolinea nel volume, infine vi è la fede.
Perché, in ultima analisi, la “fede è speranza”. Senza la quale “l’uomo non è un uomo ma un disperato”.
Il libro di Carmelo Vicari si può trovare presso “Genius Point”, a Taurianova.