Disastro attraversamento, trasferita anche la Stradale Italia dei valori circa il presunto già attuato trasferimento del Distaccamento della Polizia Stradale, da Villa a Reggio Calabria,
Quando in occasione del Consiglio Comunale chiamato dalla minoranza a deliberare sulla mozione per l’ultimazione delle opere del Decreto Emergenza Ambientale, le affermazioni della vice sindaca ff Richichi, in merito ad un presunto già attuato trasferimento del Distaccamento della Polizia Stradale, da Villa a Reggio Calabria, apparvero frutto di negligenza, sciatteria, scarsa informazione. Invece oggi, alla luce di quanto sta accadendo, potrebbero essere interpretate come frutto di un’unica strategia ben congegnata.
Il Comune, infatti, dopo essere stato, inutilmente, chiamato ad offrire la disponibilità di una sede per la Polizia Stradale, oggi allocata in una struttura per nulla adeguata, nell’attesa della realizzazione dell’Autoporto, si è dapprima chiamato fuori dalla responsabilità di garantire il mantenimento dell’importante ufficio di polizia ed ha poi lasciato che spirassero i termini per il mantenimento dei fondi per l’Autoporto che quel Distaccamento deve ospitare.
Nonostante quei fondi siano stati recuperati grazie all’avv. Angela Marcianò del PD e Francesco Molinari di IDV, a distanza di circa sei mesi il Comune Villese non sembra essere stato capace di produrre alcunché, mentre la Regione Calabria continua ad offrire opportunità di sviluppo inserendo la città nella Zona Economica Speciale.
Eppure sarebbe bastato che il Consiglio Comunale approvasse una Delibera d’Indirizzo, in modo che gli Uffici predisponessero, con tempi certi, un bando internazionale per la realizzazione del Progetto Esecutivo e la contestuale realizzazione dell’Autoporto.
Oggi la città perderà un altro presidio di legalità, l’ennesimo ufficio, e con esso anche tutto l’indotto non solo economico ma soprattutto di sicurezza e di pronto intervento, mentre ci si continua a riempire la bocca di onestà e legalità, dimenticando l’opera meritoria e indispensabile delle donne e degli uomini della Polizia, ma anche dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, che in tutto questo tempo hanno mitigato i traffici illeciti da e per la Sicilia e garantito la sicurezza della circolazione nei frequenti periodi critici.
Di contro, però, le opere private connesse all’attraversamento vengono approvate e realizzate con incredibile speditezza, sebbene si pongano in contrasto con le prospettive di una città che ha già scelto la propria strategia di tutela ambientale e di sviluppo. E sfiora la comicità questa irrituale “attenzione” che, a tempo ormai scaduto, l’Amministrazione vorrebbe dedicare ad un’opera tanto strategica quanto indifferibile, dopo avere cercato in tutti i modi di distruggerne la ratio con stupide modifiche dell’ultima ora.
Conclude il quadro grave e disarmante, ma fornisce un senso a tutta questa vicenda, la notizia di una ipotesi di spostamento a “Bolano” degli approdi rifiutati dal Porto di Reggio Calabria, ignorando completamente che Villa San Giovanni ha, non solo redatto il progetto dell’Autoporto ma anche gli studi meteomarini ed il progetto preliminare del porto a sud, in adesione all’attuale porto storico di RFI e che tale soluzione si sposa perfettamente con l’Area City Logistic per la quale la Regione Calabria a breve pubblicherà un bando.
Difficile credere che in tutta questa vicenda non ci sia una strategia unitaria, specie ove si pensi che il RUP del procedimento è lo stesso che ha nascosto l’esistenza del progetto definitivo e l’ANAS che lo ha redatto, entrambi a lungo partner del Comitato Tecnico presso la Prefettura.ITALIA DEI VALORI
Responsabile Cittadino
A.Morabito