Discarica Battaglina, Depretis (Sel): “Sirim risarcisca danni”
redazione | Il 09, Gen 2014
La senatrice Loredana Depetris, capogruppo del Gruppo Misto-Sel ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’ambiente
Discarica Battaglina, Depretis (Sel): “Sirim risarcisca danni”
La senatrice Loredana Depetris, capogruppo del Gruppo Misto-Sel ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’ambiente
CATANZARO – La senatrice Loredana Depetris, capogruppo del Gruppo Misto-Sel ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’ambiente sulla discarica di Battaglina chiedendo “se non ritenga necessario ed urgente avviare la procedura per l’accertamento e il risarcimento del danno ambientale nei confronti della società Sirim in relazione all’avvio, privo delle autorizzazioni necessarie, dei lavori per la realizzazione della discarica in località Battaglina di San Floro, valutando altresì le responsabilità concorrenti dei funzionari e degli amministratori della Regione e del Comune interessato che hanno concorso al rilascio di atti amministrativi illegittimi”. ”In località Battaglina – è scritto nell’interrogazione – si sta realizzando una nuova discarica privata per rifiuti pericolosi e non pericolosi, su una superficie complessiva di circa 45 ettari per un investimento previsto intorno ai 25 milioni di euro. Per il progetto dell’impianto è stata presentata alla Regione il 6 ottobre 2008 domanda di avvio della procedura di Via (Valutazione impatto ambientale) per la realizzazione di un’isola ecologica da parte della Sirim. Con Decreto della Regione dell’8 settembre 2009 è stato espresso giudizio di compatibilità ambientale ed autorizzazione integrata ambientale per il progetto di smaltimento e recupero rifiuti denominato Isola Ecologica Battaglina. La Sirim ha avviato nel luglio del 2010 i lavori per la realizzazione dell’impianto, procedendo al disboscamento e ad un ampio sbancamento dell’area interessata. A seguito di accertamenti condotti dal Corpo forestale dello Stato unitamente a personale del Comando provinciale Carabinieri, nel gennaio 2011 l’area di cantiere è stata sottoposto a sequestro per violazione della normativa ambientale. In particolare dalle indagini è emerso che il terreno interessato dai lavori è totalmente coperto da bosco di rilevante pregio proveniente da attività di rimboschimento e come tale soggetto a specifico vincolo idrogeologico di natura inibitoria. L’area in questione è stata inoltre interessata da un incendio nel 2007, ed è quindi soggetta ai relativi vincoli di inedificabilità. L’intervento previsto e avviato modifica in modo sostanziale il deflusso delle acquemeteoriche e risulta localizzato ad una distanza di circa 150 metri da un corso d’acqua esistente, in prossimità dell’acquedotto civico Marmoro-Giardinelli ed a circa 500 metri dalle abitazioni del Comune di Girifalco. L’area in questione risulta altresì gravata da uso civico e non sono state ottenute le relative autorizzazioni che consentano di superare tale vincolo specifico, come attestato anche dal parere pro veritate richiesto in proposito dal Comune di San Floro al prof. Valerio Donato. Il Comune di San Floro, con deliberazione del Consiglio comunale del 3 gennaio 2014, ha deciso di sospendere il permesso di costruire rilasciato per l’impianto in questione nel corso del 2010”. ”I sindaci di Girifalco, Maida, Amaroni, Cortale e Caraffa – conclude Loredana Depetris – hanno richiesto formalmente al Presidente della Giunta regionale, con atto notificato in data 27 dicembre 2013, l’emanazione di un provvedimento di revoca dell’autorizzazione rilasciata alla Sirim”.