Abbiamo appreso dalla stampa che, a seguito dell’audizione dei consiglieri comunali di minoranza presso la IV Commissione “assetto ed utilizzazione del territorio- protezione dell’ambiente”, si è deciso di effettuare un sopralluogo presso la discarica di Comunia. E’ paradossale che dopo tanto tempo e la copiosa documentazione progettuale prodotta proprio dai tecnici della regione si arrivi oggi alla decisione di eseguire un ulteriore sopralluogo tecnico, le cui finalità risultano essere incomprensibili. Ci si chiede quali novità possa produrre questa iniziativa dopo che già da tempo altri tecnici della stessa regione si sono determinati ufficialmente, tanto che gli Organi competenti in sede di conferenza di servizi dello scorso 25 luglio si sono espressi in modo favorevole al progetto.

Questa ulteriore iniziativa dimostrerebbe la non conoscenza da parte degli organi competenti regionali della problematica e degli elaborati progettuali, se ancora oggi, dopo la conferenza dei servizi, si ritiene necessario un ulteriore sopralluogo. La sensazione è che, come pochi giorni fa scritto, si stia soltanto continuando a prendere tempo, mentre adesso è necessario solo e unicamente tornare indietro e dire definitamente no alla discarica, provvedendo alla rielaborazione progettuale riferita soltanto alla messa in sicurezza. Giova ricordare l’emergenza della necessità di intervenire mettendo in sicurezza il sito della discarica, che in caso di eventi pluviometrici di carattere alluvionale, considerato il dissesto idrogeologico della vasta area di comunia potrebbe franare con gravissime conseguenze per la popolazione.

Vincenzo CREA

Referente unico dell’ANCADIC

e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”