Dismessa l’infrastruttura informatica del programma di riuso “Cat@hospital” Di oggi la decisione all'unanimità del Consiglio provinciale di Catanzaro
CATANZARO – Il consiglio provinciale di Catanzaro ha deliberato all’unanimità la dismissione dell’infrastruttura informatica a sostegno del programma di riuso “Cat@hospital”, una grande innovazione per i centri unici di prenotazione a livello regionale che la Provincia di Catanzaro aveva avviato nel 2002, garantendo un servizio di eccellenza a tutto il territorio. Per effetto della dismissione la deliberazione sarà comunicata all’Asp di Catanzaro che, in attuazione dell’articolo 2 del protocollo di intesa per la costituzione del diritto di uso sul programma applicativo, dovrà effettuare il backup dei dati nonché il subentro in tutte le utenze connesse alla gestione dell’applicativo entro 60 giorni dalla notifica della delibera.
“Abbiamo fatto una grande battaglia negli anni per mantenere il servizio di Cat@hospital, sollecitando l’aggregazione delle amministrazioni partecipanti al progetto e i presidi ospedalieri, valorizzando un progetto innovativo che ha creato grande professionalità e garantito un servizio di eccellenza – ha esordito il presidente della Provincia, Enzo Bruno -. Dal 2012, in seguito alla riduzione dei trasferimenti statali in favore degli Enti locali, con enti e altri soggetti che si sottraevano al progetto svilendo il servizio, la Provincia ha manifestato la difficoltà a poter continuare a garantire le risorse necessarie per il mantenimento e la gestione del servizio, invitando l’Asp di Catanzaro a rilevare il progetto e a subentrare nella gestione anche gradualmente e con il supporto delle professionalità della Provincia per scongiurare disservizi e problematiche. In seguito, nel 2013 – spiega ancora il presidente – tra Provincia e Asp è stato firmato un protocollo con cui è stato concesso all’Asp il solo diritto di utilizzo del programma, la cui esclusiva proprietà resta della Provincia”.
Come ha spiegato anche la responsabile del servizio, l’ingegnere Paola Fragale, la Provincia ha dovuto in seguito constatare l’impossibilità per l’Ente di continuare a garantire la funzionalità ottimale del servizio avendo l’Asp disattivato gli accessi da parte della Provincia. Ad oggi l’infrastruttura informatica a supporto del programma applicativo è gestita dal Ced dell’amministrazione provinciale di Catanzaro e l’Ente tuttora sostiene i costi relativi ai canoni telefonici connessi all’operatività del sistema. Non potendo intervenire sul sistema a seguito della disattivazione da parte dell’Asp degli accessi, e dovendo in ogni modo, procedere ad una revisione delle spese correnti (si parla di circa 80 mila euro l’anno), l’Ente ritiene opportuno procedere al subentro dell’Asp in tutti i contratti di fornitura connessi alla gestione del sistema ancora a carico della Provincia. Nel ringraziare l’ufficio e l’ingegnere Fragale, il presidente Bruno ha ribadito che “l’amministrazione provinciale è pronta a mettere a disposizione dell’Asp le professionalità formate in questi anni al fine di riportare quel servizio all’efficienza che avevamo costruito nel territorio.
“Un servizio che era fiore all’occhiello della Provincia – ha affermato il consigliere provinciale Antonio Montuoro – per il servizio che riuscivamo a garantire. Invito il presidente a sollecitare un incontro con il dirigente dell’Asp con l’intento di rendere funzionale il servizio come quando era di competenza della Provincia. Non possiamo permetterci di sospendere un servizio così importante per tutte le comunità”. A soffermarsi sul lavoro che ha portato alla redazione della pratica di dismissione, il presidente della commissione consiliare competente, Marziale Battaglia. “Non è una bella pagina quella che si scrive oggi perché di fatto sopprimiamo un servizio per le comunità – aggiunge il consigliere Francesco Mauro -. Oggi mi aspettavo di approvare anche una convenzione con l’Asp per arrivare alla corretta gestione del servizio, auspico che si arrivi a questo”. Di “triste parentesi” parla anche il consigliere Riccardo Bruno che ribadisce: “Vengono meno le nostre competenze e siamo costretti a tagliare un servizio importante. Ci sembra, però, che nemmeno i Comuni hanno saputo cogliere l’opportunità e l’importanza di questo servizio”. Il presidente Bruno, infine, ha assicurato l’impegno a sensibilizzare il commissario dell’Asp al rilancio del servizio di Cat@hopital. Il provvedimento approvato questa mattina sarà notificato anche ai Comuni interessati.